Verso le regionali

Mossa pre elettorale, si dimette il presidente del Cosib Di Pardo. Roberti con almeno 7 liste, Gravina 5

Il sindaco di Petacciato lascia la guida del Consorzio industriale dopo due anni e mezzo, al suo posto per ora il primo cittadino di Campomarino Pierdonato Silvestri

Il sindaco di Petacciato Roberto Di Pardo si è dimesso dalla guida del Consorzio industriale della Valle del Biferno. Lo ha fatto ieri, nell’ultimo giorno utile per evitare l’ineleggibilità alle prossime Elezioni regionali. “Non ho ancora deciso se candidarmi ma ho preferito avere le mani libere” fa sapere l’ormai ex numero uno del Cosib.

Eletto nel novembre 2020 alla guida del Consorzio, Di Pardo è al secondo mandato da primo cittadino di Petacciato dopo la rielezione nel 2022, ed è uomo del centrodestra molto vicino a Francesco Roberti, essendone stato uno degli sponsor per la candidatura da presidente alle Regionali del 25 e 26 giugno.

Da settimane si vocifera quindi di una sua presenza in lista nella coalizione di centrodestra. In passato esponente dei Popolari di Vincenzo Niro, adesso Di Pardo sembra essere più distante da quella formazione. Fra le ipotesi più quotate c’è quella che lo vede candidato con la lista del presidente in appoggio a Roberti, ma la decisione non è stata ancora presa.

Molto dipenderà anche da altre candidature. Infatti la decisione di rassegnare le dimissioni dal vertice del Cosib si spiega anche con la scelta del sindaco di Campomarino Pierdonato Silvestri di non correre alle prossime Regionali. A Campomarino pare cosa fatta la candidatura dell’ex sindaco Gianfranco Cammilleri nelle fila del centrodestra, probabilmente con il partito di Forza Italia. Per non disperdere voti interni al centrodestra Silvestri avrebbe scelto di farsi da parte. Il sindaco di Campomarino è intanto diventato presidente facente funzioni del Cosib, nell’attesa di convocare l’assemblea che entro poche settimane dovrà eleggere un nuovo presidente e un nuovo direttivo, visto che quello attuale è rimasto con appena tre componenti: oltre a Silvestri, l’ex sindaco di Guglionesi Mario Bellotti e il consigliere comunale di Termoli Vincenzo Aufiero.

Si tratta quindi di mantenere gli equilibri interni al centrodestra dove le liste a sostegno di Roberti dovrebbero essere sette o otto. Strapiena la lista di Fratelli d’Italia, che probabilmente dovrà cedere candidati ad altri, Forza Italia e Popolari senza particolari problemi, arranca un po’ quella della Lega. Poi ci saranno la lista di Aldo Patriciello ‘Il Molise che Vogliamo’, la lista del presidente probabilmente chiamata Noi Moderati e infine una o due formazioni centriste. Quella dell’Udc sembra in particolare difficoltà a trovare nomi e non è escluso possa legarsi ad altre. Infine una formazione derivata in parte dal cosiddetto Terzo Polo e che fa riferimento a ‘Molise al centro’.

Nella coalizione avversa, quella del centrosinistra, Roberto Gravina dovrebbe avere non più di cinque liste: Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Costruire Democrazia, Alternativa Progressista (Europa Verde, Sinistra ed Equità territoriale) e la lista del presidente.