Tutti candidati

Massimo Romano: “Gli elettori devono decidere tra vecchio e nuovo, noi siamo il cambiamento. Autonomia? Spiace che il relatore sia un senatore molisano”

Avvocato di 42 anni, già consigliere regionale, ideatore del movimento Costruire Democrazia che alle Regionali corre con i progressisti a sostegno di Gravina. “Squadra plurale” garantisce Massimo Romano, che con grande schiettezza affronta anche il tema della sanità, del diritto costituzionale del Molise, dell’acqua pubblica.

“Dopo cinque anni di disastro Toma la sfida è tra vecchio e nuovo. I molisani devono scegliere se si sentono appagati da questa politica, e allora possono votare per Francesco Roberti. Ma chi pensa che si debba cambiare pagina deve votare per i progressisti, per Roberto Gravina che ha creato una sintesi virtuosa fra le varie anime politiche e civiche dell’area progressista e noi di Costruire Democrazia che rappresentiamo la sponda civica”. Così Massimo Romano, avvocato di 42 anni, già consigliere regionale, nella video-intervista con Antonello Barone per il format web TUTTI CANDIDATI di oggi.

Chiaro, come suo solito, Romano affronta temi spinosi come i contratti sottoscritti per la cessione dell’acqua molisana ad altri territori e il nodo cruciale della sanità, pubblica e privata. “Non parlo di contrapposizione ma di ripristinare il diritto alla salute che di fatto in Molise non c’è perché la sanità pubblica è stata smantellata pezzo dopo pezzo per fare posto a pochi imprenditori della sanità privata che hanno assorbito milioni e milioni per curare soprattutto pazienti di fuori regione. Queste realtà imprenditoriali – aggiunge Romano – vanno sicuramente salvaguardate ma non sulla pelle dei molisani, e bisogna avere le mani libere in un quadro di regole certe”.

Romano non si tira indietro di fronte alle critiche anche ad alleati come il Partito Democratico (“Io non sono cambiato, rivendico di aver preso distanze da Pd insieme alla peggiore destra che faceva riferimento a Patriciello e non solo. Ma non ho il torcicollo”) che “in materia sanitaria ha fatto male”, ma va oltre: “Siamo in coalizione e abbiamo sottoposto a Gravina i nostri punti che lui ha sottoscritto. Si apre una pagina nuova e bisogna prendere atto di dover portare la vertenza Molise davanti allo Stato centrale”.

E poi l’Autonomia, parola che i molisani stanno imparando a masticare. “Importante comprendere quale sia il ruolo del Molise in un’Italia che sta viaggiando a tre velocità. Dispiace che il relatore del percorso di divisione del Paese con l’autonomia differenziata sia proprio un molisano” aggiunge riferendosi al senatore di Fratelli d’Italia Costanzo Della Porta.

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