Nel nuovo consiglio comunale di Guglionesi ci sono quattro donne, una in minoranza e tre nella maggioranza presieduta dal sindaco Antonio Tomei che ha vinto nettamente la competizione elettorale. Il più votato in assoluto è Pino Aristotile, assessore uscente della giunta di Mario Bellotti che ha ottenuto 202 preferenze. Diversi i candidati eletti con una cifra sopra ‘quota 100’, soprattutto nella lista Guglionesi nel Cuore che si è imposta con un totale di 1428 preferenze sulle 1.188 riservate a Guglionesi Insieme.
Ieri sera nel Municipio del comune bassomolisano, dove per la prima volta il numero dei residenti è sceso sotto i 5mila e gli elettori hanno espresso una sola preferenza, c’è stata la proclamazione degli eletti con il nuovo primo cittadino che ha ringraziato la squadra e quanti hanno contribuito alla vittoria, rivolgendo un grazie a tutta la cittadinanza dopo la festa, gli abbracci e le alzate di rito nella scuola di Piazza Indipendenza che come di consueto ha ospitato i seggi elettorali.
Questa la composizione del nuovo consiglio targato Tomei a Guglionesi che, dopo la parentesi quinquennale di una lista a trazione centrosinistra, vede al vertice ancora una volta Guglionesi nel Cuore, il soggetto politico creato dall’ex sindaco Leo Antonacci che ha sostenuto e sponsorizzato la candidatura di Tomei.
Entrano in maggioranza Giuseppe Totaro (183 voti), Marco Basler (176), Nicola Bucci (150), Elisa d’Astolto (143 voti, eletta la volta precedente con Bellotti ma passata all’opposizione), Luciana di Narzo (130), Teresa Arielli (113), poi Domenico Talia e Gabriele Lamanda (entrambi hanno riportato 112 voti).
Per la minoranza, oltre al candidato sindaco sconfitto Gianfranco Del Peschio, entrano Pino Aristotile (202), Gianni Ciccarone (175) e Carmela D’Aniello (160).
Restano fuori dal consiglio l’ex vicesindaco e l’ex assessore ricandidati Giuliano Senese e Stefania Addesa, che si attestano rispettivamente su 53 e 46 voti. Fuori dall’assemblea civica anche Barbara Morena (69 preferenze), presidente del Consiglio uscente. Anche lei come Elisa D’Astolto era stata eletta con la lista di Bellotti ma era passata nella minoranza pur avendo mantenuto fino alla fine il ruolo di Presidente del Consiglio.