Operazione friends

Droga nascosta negli abiti dei figli piccoli, sgominata organizzazione di spacciatori: 4 arresti

Nel blitz antidroga dei carabinieri di Campobasso sequestrati 100 grammi di cocaina, 35 di eroina ed altrettanto di marijuana. Gli arrestati si rifornivano dal Basso Lazio

Si chiama Operazione Friends l’inchiesta condotta dai carabinieri che ha colpito il mercato di cocaina a Campobasso con l’arresto di 4 esponenti della comunità rom del capoluogo. Il colonnello Luigi Delle Grazie ha illustrato in conferenza stampa i dettagli dell’operazione che vede iscritto per la prima volta (nell’ambito della comunità rom) l’articolo 74: associazione a delinquere finalizzata allo spaccio. Giustificato dal vincolo familiare e dalla lingua, come precisa il comandante provinciale dell’Arma.

Il Capo della Procura Nicola D’Angelo ed il sostituto Elisa Sabusco hanno coordinato le operazioni di arresto condotte anche fuori Campobasso con perquisizioni fra Isernia e Frosinone dove ci sono i parenti degli arrestati. Il Basso Lazio, infatti, è la zona emersa come piazza di rifornimento, ed è la prima volta che accade.

Venti le persone indagate a vario titolo per favoreggiamento e concorso. Tutte persone di Campobasso, soltanto 3 sono uno di Isernia e due, appunto, di Frosinone. Si tratta di nomi radicati nel tessuto sociale di Campobasso. L’operazione è stata condotta anche con lo Squadrone Puglia perché alcune perquisizioni sono state eseguite in ambiente rupestre con particolari difficoltà. Loro hanno consentito di lavorare in una cornice di sicurezza tale da permettere il completamento di tutte le operazioni nonostante la presenza anche dei minori. C’è poi stato anche l’ausilio della Guardia di Finanza con le unità cinofile e l’elicottero di Pescara.

operazione friends carabinieri delle grazie

L’operazione disarticola un’organizzazione con a capo un uomo di 37 anni che gestiva tutto. Insieme a lui la moglie 42enne. I loro sodali sono altre due persone di 47 e 55 anni, si tratta della coppia di coniugi che si riforniva a Frosinone.
Le indagini hanno messo in luce la trasversalità dei clienti: per la maggior parte tutti di Campobasso. Intercettazioni telefoniche e ambientali hanno consentito di evidenziare come il mercato di cocaina nel capoluogo è purtroppo fiorente. “Questo è il dato negativo ed il mercato è trasversale – ha riferito Delle Grazie – perché riguarda tutti, ogni ceto sociale. La platea di soggetti è ampia e variegata. Il rifornimento avveniva settimanalmente e nei mesi che sono stati seguiti abbiamo riscontrato incremento delle forniture tanto che ad un certo punto il “capo” ha smesso di spacciare piccole quantità ma so muoveva soltanto per grosse richieste. Si può tranquillamente dire – ha proseguito il comandante provinciale – che questi soggetti hanno preso il posto degli arrestati di operazione Drugmarket”.

Il colonnello Alfredo Zerella inquadra l’attività in una più complessa indagine avviata dalla Procura già con “White beach”. I carabinieri hanno operato in un contesto particolare, con soggetti legati da vincoli di parentela “che hanno reso complessa la permeabilità investigativa”. Nonostante questo, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a “carico di questo gruppo gestito da questo 37enne con base di spaccio in via San Giovanni a Campobasso”.

I contatti avvenivano prima al telefono e con linguaggio criptico si davano appuntamento per la cessione della cocaina. Identificati 50 assuntori ma “la mole è sicuramente superiore” e documentati circa 2.000 episodi di spaccio. Nel corso delle attività durate dieci mesi da aprile 2021 fino a febbraio 2022 ci sono stati diversi arresti. “La droga – ha proseguito Zerrella – per la prima volta arrivava dal Lazio. Ma la cosa che ha destato preoccupazione è data dal fatto che spesso le cessioni avvenivano alla presenza di figli minori, anzi in alcuno casi la droga veniva nascosta addosso ai figli. Questo è un aspetto preoccupante, sottolineato anche dal Gip”.
Complessivamente, in nottata, sono stato sequestrati circa 100 grammi di cocaina, 35 di eroina ed altrettanto di marijuana.

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