La presa di posizione

Spalmadebiti, Gravina duro: “Politica del centrodestra fallimentare, disavanzo prodotto da loro”

Il candidato presidente del centrosinistra: “Molti dei governi di centrodestra hanno contribuito a creare l'indebitamento di cui oggi i cittadini molisani sono vittime”.

Sul decreto cosiddetto ‘spalmadebiti’ interviene duramente il candidato del centrosinistra alla guida della Regione, Roberto Gravina: “Indebitare i molisani è l’unico risultato evidente di una classe politica regionale fallimentare. Occorre un lavoro di programmazione profondo e importante che andrà condiviso con il territorio e con il governo centrale”.

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La novità delle ultime ore è l’approvazione da parte del governo Meloni di una misura destinata a quei territori che presentano un disavanzo pro-capite al 31 dicembre 2021, al netto del debito autorizzato e non contratto, superiore a euro 1.500, e che ora possono ripianare il disavanzo al 31 dicembre 2021, al netto delle quote del disavanzo, già soggette a regimi straordinari di ripiano del disavanzo, in quote costanti nei dieci esercizi successivi, a decorrere dal 2023.

“La misura è un tassello pensato, è bene specificarlo – sottolinea il sindaco di Campobasso – non solo per il Molise. Occorre come ente regionale principalmente un lavoro di programmazione profondo e importante che andrà condiviso con il territorio e con il governo centrale, altrimenti lo spalma debiti da solo non è il mantra che garantirà la ripresa degli investimenti e di conseguenza dello sviluppo per il Molise”.

“D’altra parte – prosegue Gravina – questo è un provvedimento che certifica il fallimento di una classe politica che negli ultimi vent’anni ha prodotto debiti costantemente e testimonia l’incapacità della classe politica di centro destra, attualmente al governo in regione, di risollevare le sorti del nostro territorio se non con una misura straordinaria che prevede, comunque, un debito ammortizzato nel tempo, almeno in dieci anni. Purtroppo la realtà, ben chiara a chi in Molise vive, è che anche quest’ultimo governo regionale ha continuato sulla strada dell’indebitamento, senza creare sviluppo”.

Una Regione governata “sempre dal centrodestra, tranne che per brevi intervalli, e molti di quei governi hanno contribuito a creare l’indebitamento di cui oggi i cittadini molisani sono vittime. C’erano gli stessi nomi che ritroveremo come candidati intramontabili del centrodestra di oggi che è, a tutti gli effetti, un centrodestra di ieri, il centrodestra del debito”.

“È bene sottolineare un’altra cosa – conclude il candidato del campo progressista – ovvero che per poter agire amministrativamente il Molise non ha bisogno di padrini politici a Roma, ha amministratori capaci in ognuno dei comuni molisani che, come dimostra ad esempio l’attività svolta nel suo insieme dalla stessa Conferenza dei Sindaci sul tema dell’emergenza sanitaria, hanno la determinazione e l’autorevolezza per rappresentare al governo nazionale le esigenze del territorio e dei molisani, vivendo in prima persona in questa terra, mentre, al contrario, il tanto promesso dal centrodestra, nel corso dell’ultima campagna elettorale, decreto salva Molise per un azzeramento del debito, è ancora una chimera”.

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