Comunali 2023

Agricoltura e rinnovabili, Coldiretti e Molise Bene Comune chiedono l’impegno dei candidati

Il Presidente Regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa, ha indirizzato una nota ai candidati Sindaci dei Comuni molisani che il 14 e 15 maggio andranno al voto, ponendo l’accento sull’importanza del dialogo fra sistema agricolo locale e cittadini, “auspicando di poter instaurare anche con le nuove Amministrazioni un proficuo rapporto collaborativo, nell’interesse delle comunità e nella convinzione che l’agricoltura possa svolgere sempre più un ruolo che va ben oltre alla sola produzione”.

Coldiretti Molise rinnova, a chi si appresta a governare, la propria disponibilità e impegno a collaborare sui grandi temi che oggi emergono in tutta la loro urgenza e importanza sia per gli effetti ancora in corso della pandemia che per le conseguenze dei disastrosi eventi bellici alle porte dell’Europa.

L’agricoltura è sempre di più una risorsa strategica per il futuro. La guerra ha fatto capire l’importanza di tenere in vita le filiere agroalimentari locali, come fonte di approvvigionamento strategico e soprattutto patrimonio irrinunciabile di biodiversità. Tutto questo garantisce la cosiddetta sovranità alimentare, vale a dire nel nostro caso, avere sempre a disposizione imprese e reti di imprese capaci di assicurare una sana e adeguata alimentazione. Ecco il perché delle due parole chiave, benessere e sostenibilità, che sintetizzano le traiettorie da seguire per coltivare un futuro di prosperità per i cittadini.

Allo stesso modo il comitato ‘Molise Bene Comune’ ha scritto una lettera aperta candidati alla carica di Sindaco e di Consigliere Comunale dei comuni di Guglionesi, Larino e Montorio nei Frentani “Voi, che sarete chiamati a governare i vostri territori per i prossimi cinque anni, non potrete esimervi dal confrontarvi con l’invasione di impianti di energie rinnovabili che sta interessando la Regione Molise, in particolare il basso Molise.

Giornalmente si viene a conoscenza di nuovi progetti di impianti fotovoltaici e/o agri-voltaici per decine di ettari di superficie; mega impianti eolici con torri che arrivano a misurare 250 metri di altezza. Solo nel basso Molise, si contano, in progetto, oltre 2.000 ettari di terreno a fotovoltaico e oltre 140 mega pale eoliche.

Siamo consapevoli che l’energia prodotta da fonti rinnovabili sia il futuro, ma non un futuro basato sul furto di terreni fertili e irrigui all’agricoltura; di paesaggio; di storia; di cultura; di identità.

Siamo anche consapevoli di essere di fronte ad un cambiamento epocale che stravolgerà, definitivamente, il nostro essere abitanti di questa terra, il Molise, che non è un deserto inospitale, ma uno scrigno di peculiarità che, voi, dovreste conoscere bene, perché sono le fondamenta della scelta di competere per ambire a governare un territorio.

La Regione Molise, in termini di energia prodotta da fonti rinnovabili, già contribuisce ben oltre i parametri imposti. Per singolo abitante, siamo la regione italiana, dopo la Basilicata, che maggiormente produce energia da fonte eolica e, presto, lo potremmo diventare anche da fotovoltaico.

Di tutto questo a noi cosa ci rimane? Siamo riusciti a fermare lo spopolamento? Siamo riusciti a fermare la nuova emigrazione di giovani che, in questa terra, sembrano, non avere futuro? È di qualche giorno fa la notizia che la Regione Molise ha perso, nel primo trimestre 2023, 278 imprese e nessuna regione italiana ha fatto peggio, con un incremento del numero di chiusure dell’11,1% rispetto al 2022.

Siamo preoccupati che i terreni più fertili del Molise diventino una distesa di specchi e di pali.

Siamo a chiedervi l’impegno in difesa della nostra terra; da una invasione di progetti e di impianti, che potrebbero diventare realtà, presentati da società che pensano solo al loro tornaconto e lasciando poco a nulla al territorio, se non il prezzo pagato al proprietario del terreno”.