La sentenza

Caso Nicosia, Giusy Occhionero assolta dall’accusa di falso: “Processo mediatico che mi ha ferita”

L'ex deputata di Italia Viva assolta perché il fatto non sussiste. La vicenda è relativa all'arresto e successiva condanna dell'ex assistente parlamentare di Occhionero

L’ex deputata molisana Giuseppina Occhionero è stata assolta nel processo che la vedeva imputata a Palermo per falso. La sentenza è arrivata oggi e ha stabilito che il fatto non sussiste.

L’ex deputata di Italia viva, eletta nel 2018 con Leu e non rieletta alle Politiche dello scorso settembre col partito di Matteo Renzi, era imputata in uno stralcio dell’inchiesta che aveva portato in carcere e successivamente a condanna con rito abbreviato per associazione mafiosa e falso di Antonello Nicosia, che era stato assistente parlamentare di Giusy Occhionero e proprio grazie a questo ruolo era riuscito a entrare in diverse carceri italiane facendo da messaggero fra il mondo esterno i boss mafiosi reclusi al carcere duro del regime 41 bis.

La PM Francesca Dessì che aveva condotto le indagini, aveva chiesto invece la condanna della ex parlamentare di Campomarino, difesa dai legali Giovanni Di Benedetto e Giovanni Bruno, a un anno e sei mesi.

Raggiunta telefonicamente da Primonumero, l’ex deputata ha commentato così la sentenza: “Oggi sono soddisfatta ed estremamente felice per questa assoluzione che mi spinge a credere nella giustizia, ma ho sofferto moltissimo e nulla potrà ripagarmi di quello che ho patito e che ha passato la mia famiglia.

Dedico questa assoluzione ai miei genitori che mi sono stati sempre vicini e hanno creduto alla mia completa estraneità ai fatti. Purtroppo questo processo non aveva proprio ragione di essere ed è stato largamente strumentalizzato, trasformandosi in un processo mediatico più che in un processo di tribunale che mi ha doppiamente ferita. Ci sarebbe tanto da dire e mi auguro di averne occasione, intanto io continuo a credere nella giustizia e ricordo che la mia imputazione era solo per falso, niente a che vedere con altri e più gravi reati. Il processo è stato purtroppo trasformato in qualcosa di molto rumoroso e mediatico ma oggi, in questa giornata particolare, voglio trovare solo un po’ di serenità”.

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