Il sindaco di Guglionesi Mario Bellotti e i familiari di Giulio Rivera, agente della scorta di Aldo Moro trucidata dalle BR nell’agguato di via Fani, hanno partecipato oggi a Roma – al Quirinale – alle celebrazioni per il 45° anniversario dell’assassinio di Moro, alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
Il primo cittadino accompagnato da Ignazio e Giulio Rivera, che porta lo stesso nome dello zio ucciso a 24 anni, hanno incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale hanno consegnato un gagliardetto e una medaglia che su un lato reca lo stemma di Guglionesi. “È stato un momento particolarmente emozionante – riferisce di rientro dalla capitale Mario Bellotti – perchè assistere a queste celebrazioni è molto significativo per la lunga scia di attentati, stragi, delitti politici che ha insanguinato la storia della nostra Repubblica e che ha coinvolto anche la storia del nostro comune”.
Con loro a Roma diverse rappresentanze degli altri comuni di origine degli agenti di polizia e dei carabinieri morti in occasione del rapimento di Moro, il 16 marzo 1978. “Il ricordo delle vittime tra cui il nostro Giulio è un dovere morale collettivo” dicono Ignazio e Giulio Rivera, che hanno poi con il sindaco Bellotti incontrato la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa.
“Siamo rimasti meravigliati perché appena si parlava di Giulio Rivera sapevano tutti benissimo chi fosse” aggiungono.
Visita anche al Sacrario delle vittime del terrorismo della polizia di stato a Roma, dove c’è stata la deposizione di una corona di alloro e la preghiera del cappellano e dove Mario Bellotti ha scritto un pensiero nel grande libro a disposizione dei visitatori posto all’ingresso.
Il presidente Mattarella ha deposto una corona di fiori bianchi rossi e verdi sulla lapide commemorativa di via Caetani, luogo del ritrovamento del cadavere dello statista della Democrazia Cristiana, che venne fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4 in una strada, via Caetani appunto, simbolicamente a metà strada tra le sedi della Dc e del Partito Comunista Italiano.
C’è stato tempo anche per un selfie con Marco Damilano, presente in qualità di giornalista alle commemorazioni. Bellotti ha inoltre scambiato una riflessione con il collega Ragni sindaco di Staffolo Sauro, il paese di Domenico Ricci, altro agente ucciso nell’attentato.
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