Verso la bella stagione

Locali ancora senza personale: non solo camerieri e bagnini, mancano anche pasticceri e panettieri

Con le feste pasquali e in vista dell'estate si ripropone un fenomeno visibile da un paio d'anni con la carenza di richieste di lavoro nei locali pubblici

Posto disponibile da bagnino, si cerca personale per ampliamento organico, disponibile contratto full time per pizzaiolo. E poi baristi, camerieri, cuochi, spiaggisti. Come l’anno scorso, come l’anno prima. Gli annunci di lavoro si sprecano, le domande invece latitano. Il Molise, in particolare l’area costiera dove è maggiore l’afflusso turistico, continua a fare i conti con la mancanza di personale nei locali pubblici.

Un fenomeno ben più complesso delle spiegazioni che accusano il Reddito di cittadinanza o indicano come causa la scarsa attitudine al lavoro che avrebbero molti giovani, ma che si spiega come un cambio di mentalità fra le generazioni, la minore propensione al sacrificio ‘gratuito’, ma anche con paghe troppo basse e diritti dei lavoratori non rispettati. Fenomeno che per altro non è molisano ma più in generale italiano e probabilmente non solo.

Con le festività di Pasqua la situazione inizia a riproporsi. Molti locali riaprono, le gelaterie tornano a soddisfare i clienti, gli stabilimenti balneari preparano la stagione estiva, ristoranti e bar hanno maggiori richieste, ma a parte casi isolati, non riescono a soddisfarle a causa di personale carente e spesso non qualificato a dovere.

Ma se la punta dell’iceberg è data da ristoranti, bar e stabilimenti balneari che continuano a lamentare carenza di personale disponibile, così come almeno dal periodo in cui la pandemia ha allentato la sua morsa, ci sono anche altri settori in difficoltà.

“A livello regionale – emerge da una rilevazione di Confartigianato -, i maggiori problemi per reclutare manodopera per le professioni specializzate della pasticceria, panetteria e produzione di pasta fresca artigiane si riscontrano nelle Marche dove non è reperibile il 68,6% del personale necessario alle imprese. Seguono la Lombardia con 59,5%, Toscana con 51,6%, Molise con 50%“. Inoltre l’analisi evidenza che “le imprese cercano collaboratori in grado di soddisfare le richieste di un mercato sempre più attento alla sostenibilità ambientale. Infatti, nel 47,5% delle assunzioni per le attività di pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai artigiani è richiesto un livello elevato, medio-alto e alto, di competenze green. Una percentuale cresciuta di ben 19 punti rispetto a quella del 28,3% di 5 anni fa”.

panettiere impasto

Ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – è una delle priorità del Paese, da affrontare con un approccio sistemico e coordinato, che punti a migliorare il rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro, tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle imprese, valorizzando la formazione e qualificazione del personale con un forte impulso all’apprendistato e agli istituti tecnici”.

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