Il docufilm

L’incredibile vita dell’ex presidente dei Lupi Johnny Di Stefano diventa una serie tv

Il regista irlandese Sheridan ha racchiuso in tre episodi l’avventura del faccendiere di Petrella Tifernina in carcere a Londra per 25 reati.

“L’avvocato del diavolo, la strana storia di Giovanni Di Stefano”. La vita, o meglio l’autobiografia di uno dei personaggi più misteriosi e discussi scritta col figlio Michael è diventata una serie tv. Il regista è l’irlandese Jim Sheridan e ripercorre l’incredibile avventura del presunto avvocato di Arkan, Saddam, Manson, per citare i più ‘famosi’.

A Campobasso, purtroppo, lo si ricorda per le ‘gesta’ calcistiche: nella stagione 1995/1996 rilevò la squadra di calcio promettendo “la serie A in cinque anni” (le prese in giro della Gialappa’s risuonano ancora nelle orecchie, ndr). Ma la realtà fu durissima: al termine del campionato lasciò il capoluogo con un pugno di mosche in mano. E tanti debiti mai pagati.

Originario di Petrella Tifernina, sarebbe riuscito a svolgere la professione di avvocato senza neanche avere la laurea in giurisprudenza. Fece la sua comparsa in terra molisana, sconosciuto ai più, quando decise di convolare a nozze sfarzose a Termoli. Una cerimonia che in tanti ricordano per la dozzina di portate e il lusso sfrenato.

Fu condannato a Londra nel 2013 a 14 anni di carcere per qualcosa come 25 reati (tra cui frode e truffa), raggirando di fatto decine di persone. Il tutto viene raccontato nella serie tv attraverso la tecnica del docufilm: il regista è riuscito a intervistare Di Stefano in carcere e tutta la famiglia tra Belgrado e Londra, oltre che la mamma a Petrella.

La prima stagione della serie, in tre episodi, viene trasmessa da Sky e da Nowtv.

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