Campobasso

Il Ministro Bernini all’Unimol: “Verrà ampliato numero posti per accesso a Medicina e Chirurgia”

Il Ministro dell'Università a Campobasso in occasione delle celebrazioni del 40ennale dell'Unimol. "Dobbiamo rendere attrattive nostre strutture accademiche"

Puntuale sulla tabella di marcia, il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, alle 11 di questa mattina, ha varcato la soglia dell’aula magna per partecipare al quarantennale della nascita dell’Unimol. Al suo fianco il rettore, Luca Brunese. In platea, invece, tutte le massime autorità.

L’ex capogruppo di Forza Italia al Senato, prima del suo ingresso in aula si è fermata con i giornalisti e ha ufficializzato l’aumento degli accessi alla facoltà di Medicina. Numero chiuso sì, ma programmato e con un aumento del 30 per cento. Strategia studiata dal governo anche per far fronte alla grave carenza di medici che riguarda l’Italia e il Molise. Va aggiunto, che proprio in questi giorni, all’Unimol si stanno espletando i test di ammissione per la facoltà.

“Il numero chiuso così com’è pensato fino a oggi non è più percorribile – ha detto – non possiamo togliere qualità e attenzione agli studenti ma dobbiamo aprire a un numero maggiore di aspiranti medici. Oggi non posso dare dati, ma posso dire che apriremo il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia a un numero maggiore di studenti italiani, almeno il 30% in più. La prossima settimana – ha aggiunto la Ministra – i lavori finiranno e ci saranno i numeri esatti ricavati sulla base delle stime dopo aver ascoltato tutti i soggetti coinvolti. Non abbiamo la ‘tavolite’ – ha precisato sorridendo Bernini – ma gli incontri sono serviti a realizzare un obiettivo e cioè dal prossimo anno cambierà il numero chiuso per Medicina e Chirurgia perché abbiamo bisogno di medici. I rettori – ha precisato – chiedono rassicurazioni e hanno ragione, ma l’offerta formativa italiana è di altissimo livello e se la compariamo nel mondo ci fa essere orgogliosi. Non ne risentirà la formazione”. Bernini ha rimarcato anche che per partecipare al test d’ammissione ci saranno 4 chances e non più una “a partire dal penultimo anno di scuola superiore”.

Anna Maria Bernini ha poi spaziato su considerazioni di carattere più generale e quindi sulla cosiddetta “fuga di cervelli”, con tanti neolaureati costretti a emigrare per trovare un’occupazione conforme alle aspettative.

“Formiamo bene i nostri studenti con un’offerta formativa eccellente – ha precisato – se poi loro vogliono è giusto che vadano via e si contaminino con altre culture capaci di arricchirli ulteriormente, ma è importante creare un ecosistema di formazione attrattivo per farli tornare creando risorse. Anche per questo abbiamo approvato di recente una norma che destina il 30 per cento di borse di studio in più ai dottori di ricerca”.

Infine sulla recente proposta di recuperare immobili pubblici destinati agli studentati “si tratta di un’azione assolutamente fattibile – ha aggiunto – e abbiamo già iniziato a fare call con i sindaci dal Ministero per capire quali siano i beni demaniali comunali e quali quelli nazionali, mentre la prossima settimana ci sarà una manifestazione di interesse nei confronti del Demanio per mettere gli immobili sfitti a disposizione della pubblica utilità e degli studentati universitari, così si garantisce il diritto allo studio”.

Ministro Bernini
Ministro Bernini
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