Cardarelli vs veneziale

Il caso Sciaudone ora irrita il Rettore: “Le soluzioni ci sono. Noi sempre disponibili”

Il capo dell'Unimol, Luca Brunese, questa mattina ha convocato una conferenza stampa per chiarire "ancora una volta" la posizione dell'Università in merito alla nomina del professore Guido Sciaudone primario della Chirurgia di Isernia. Oggi è prevista la presa in carico del docente Unimol

Il rettore dell’Università degli Studi del Molise ha deciso di interrompere il suo silenzio. Una scelta, quella del riserbo sulla vicenda “Sciaudone/Vigliardi” che aveva fatto per “potere lavorare e colloquiare meglio”. Ma “mi sono reso conto che molte voci che circolano in questi giorni – ha esordito in una conferenza stampa convocata dal rettore – non corrispondono a verità. Allora, a questo punto, è giusto dire le cose come stanno”.

Intanto inizia col puntualizzare che recentemente non ha partecipato ad alcun incontro, “né col governatore, né col commissario né col subcommissario”. Tutto è rimasto fermo al 13 marzo scorso quando “sì, dopo l’incontro che ebbi con il presidente della Regione e il direttore generale dell’Asrem – spiega Brunese – ci lasciammo fiduciosi nella soluzione che prevedeva l’inquadramento del professore Sciaudone nel reparto di chirurgia a Campobasso”.

Fatto possibile anche, purtroppo, a causa della morte improvvisa che ha colpito l’ex primario del Dipartimento di chirurgia del Cardarelli, Giancarlo Di Marzio, “un punto  – e una tragedia – che ha sorpreso tutti ma che ha determinato cambiamenti in alcune scelte” ha precisato Brunese. Il secondo motivo per cui Sciaudone può tranquillamente assumere il primariato a Campobasso piuttosto che a Isernia è quella che vede il corso di Laurea in medicina e chirurgia insistere “quasi esclusivamente sull’ospedale del capoluogo e dunque – spiega il rettore – per motivi gestionali nell’interesse del corso di laurea è certamente più opportuno che Sciaudone lavori a Campobasso”.

Dopo la firma del nuovo protocollo fra Unimol e Asrem, con parere positivo del Mef e del Ministero della Salute, il 2 dicembre scorso è partita la richiesta di inquadramento del professore Guido Sciaudone ma “ci chiesero di aspettare perché quel periodo coincideva con la fine del mandato del direttore generale Oreste Florenzano. Ci è stato chiesto di aspettare, lo abbiamo fatto e nel frattempo però è scomparso il dottore Di Marzio”. Quindi il rettore era certo, come egli stesso spiega a più riprese, di una soluzione con Guido Sciaudone alla chirurgia di Campobasso e Giovanni Vigliardi a quella del “F. Veneziale” di Isernia.

E al riguardo, anche la scorsa settimana l’Università ha inviato due comunicazioni ufficiali alla struttura commissariale e per conoscenza alla Regione Molise ricevendo, al riguardo, nessuna risposta.

Il famoso protocollo, che vale tre anni, è modificabile. E per farlo le strade sono tre: una è quella dell’accordo preventivo. L’altra possibilità “che non è da escludere è che le modifiche si applichino subito dopo della presa di servizio del professore Sciaudone a Isernia”. La terza possibilità si rifà alla procedura concorsuale. “Siccome Sciaudone è il secondo in graduatoria, primo era Giancarlo Di Marzio, si potrebbe far scorrere la graduatoria e dunque inquadrarlo tramite questa soluzione”. Ma al momento nessuna delle soluzioni illustrate questa mattina ha trovato riscontro, infatti è annunciata per oggi la presa di servizio ad Isernia del professore Guido Sciaudone.

 

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