“Si rompe un vetro di cristallo”: descrive così il prodotto Credito 108 Susanna Petta, impiegata nella sede termolese dell’organismo di garanzia Confidi Rating in qualità di Responsabile Compliance e Sviluppo. Credito 108 è difatti una novità assoluta, “uno strumento dirompente e che va a colmare un vuoto”, che rivoluzionerà l’accesso al credito per le piccole e medie imprese che sono, neanche a dirlo, il tessuto produttivo non solo del nostro Paese ma anche della nostra regione Molise e che però sono percepite anche come le più rischiose. “Proprio questo le ha sempre poste ai margini del sistema creditizio”.
Ebbene, Credito 108 (numero che si rifà alla legge 108 del ’96 che istituiva tra le altre cose il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’Usura in modo da supportare appunto le imprese più piccole) è un servizio – un sistema di riabilitazione finanziaria per la precisione – che darà alle piccole e medie imprese del territorio la possibilità di accedere direttamente al credito. Ed è un evento definito come ‘spartiacque’ perché l’erogazione del credito è stato solitamente ad appannaggio delle banche (che sono peraltro sempre meno sul territorio, ndr). Ora invece “Confidi Rating diventa il braccio operativo del Mef (Ministero dell’economia e delle finanze) ed è pertanto investito di una funzione pubblica che ci autorizza all’erogazione di fondi statali”.
“Se finora, e da ben 25 anni, Confidi Rating era autorizzato dallo Stato al rilascio di garanzie pubbliche, oggi fa un passo avanti: erogazione di credito diretto alle imprese in difficoltà“, come ricorda anche il presidente di Confidi Rating Agostino Capozzo.
Molto più che una boccata d’ossigeno per il sistema imprenditoriale, in parte compromesso o comunque danneggiato dalla pandemia, prima, e dalla guerra (con tutte le sue conseguenze a vari livelli) poi. È notorio il forte razionamento che ha investito il credito negli ultimi anni. “E l’impatto maggiore di questo razionamento ha colpito giustappunto le Pmi”. Dunque ben si comprende la valenza di questa nuova opportunità finanziaria. Opportunità che il Mef, però, non ha dato a tutti tantomeno a tutti i Confidi d’Italia. “Sono solo 4 i Confidi, che posseggono determinati requisiti di solidità, che sono stati autorizzati a gestire questo servizio. Sono in Sardegna, Campania, Basilicata e appunto Molise”.
Confidi, dunque, ancor più connettore tra lo Stato e le imprese. “Le banche sono da tempo sempre più lontane dalle imprese – così Sabrina Marra, responsabile commerciale di Confidi -. Io sono in prima linea con gli imprenditori del territorio e raccolgo quotidianamente le loro difficoltà. Su tutte appunto quella dell’accesso al credito”.
Beneficiarie di Confidi 108, come spiega la dottoressa Petta nella video intervista che segue, potranno essere le Pmi di tutti i settori che si trovino a vivere una momentanea difficoltà ma che possono nondimeno riabilitarsi”.
Questa infatti – hanno sottolineato nella sede di via XX Settembre a Termoli – è una delle differenze sostanziali che separano i confidi dagli istituti di credito tradizionali. “Noi siamo attenti anche e soprattutto agli aspetti qualitativi – e non solo quantitativi – delle imprese. Probabilmente è per questo che il Legislatore ci ha scelto: noi siamo da sempre dentro le imprese. Imprese che molto spesso ignorano gli strumenti che lo Stato mette loro a disposizione. Noi li accompagniamo in questo”.
I fondi di Credito 108 (ribattezzata come l’ultima frontiera del credito) sono pubblici per l’80%. I finanziamenti sono fino a 40mila euro, per una durata massima di 60 mesi e con rimborso rateale mensile. Per ulteriori info www.confidirating.it
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