Il Tar Molise ha accolto il ricorso proposto dalla dirigente della Regione Molise, Alberta De Lisio e ha annullato i provvedimenti regionali di nomina del Presidente del Comitato Unico di Garanzia (Cug).
Il Tribunale amministrativo – accogliendo la tesi della ricorrente e dell’avvocato Massimo Romano – ha rilevato “la violazione sia del generale obbligo di motivazione del provvedimento di nomina, sia, nello specifico, del criterio di comparazione tra i curricula degli aspiranti alla carica, così come espressamente previsto dalla normativa statale di istituzione del detto comitato”.
In breve – spiega Massimo Romano – la nomina “del presidente designato è avvenuta in assenza della previa valutazione meritocratica dei profili professionali dei candidati, ledendo irrimediabilmente sia l’interesse pubblico al buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, sia il diritto della ricorrente a poter aspirare a prevalere sui concorrenti, non già in virtù di criteri fiduciari bensì per i titoli e le esperienze professionali vantate e maturate in anni di impegno ai massimi livelli amministrativi della Regione di altre pubbliche amministrazioni”.
Secondo il Tar, dunque, la designazione del presidente è “intervenuta unicamente accertando il possesso, in capo a quest’ultima, dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Ma ciò non basta a dar conto dell’espletamento di una valutazione comparativa dei candidati alla carica di presidente, non essendo stati messi a confronto i differenti profili di competenza, esperienza e professionalità propri degli aspiranti alla carica. Tutti i concorrenti diversi dalla controinteressata, in altre parole, lungi all’essere stati comparati (tra loro e con la dott.ssa Niro), risultano essere stati di fatto ignorati”.
Ora la palla ripassa alla Regione, che dovrà dunque procedere a riesaminare le domande dei candidati, conformandosi alle statuizioni del Tar.
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