La polemica e le prospettive

A Vasto si litiga sul nuovo ospedale: 150 milioni disponibili e si punta ai pazienti dal Molise

Torna d’attualità il tema del futuro ospedale da realizzare al confine tra Vasto e San Salvo. Il dg della Asl Schael: “Soldi spendibili da subito, servono infrastrutture anche per l’utenza molisana”

Qualcuno dice che il tema del nuovo ospedale sarà oggetto di scontro politico in vista delle elezioni regionali. Non quelle molisane però, ma quelle abruzzesi previste nel 2024. Ogni mondo è paese e se la sanità è al vertice dei timori dei molisani ormai da anni, nella vicina Vasto si discute e si litiga sul futuro nuovo San Pio da decenni. Oggi è d’attualità la polemica tra il sindaco Francesco Menna e il dg della Asl locale, Thomas Schael, che sta sollecitando il Comune a convocare la conferenza di servizi per l’opera. “Ci sono 150 milioni disponibili da subito, l’ospedale va fatto” ha detto ai microfoni di ChiaroQuotidiano.

Ma che c’entra il Molise? È lo stesso dg a dirlo: “Il nuovo ospedale avrà un’utenza forte dal Basso Molise”. Come potrebbe essere altrimenti, dopo la chiusura del Vietri e il depauperamento continuo del San Timoteo?
Ma occorre fare un passo indietro per rinfrescare la memoria.

Il futuro ospedale dovrebbe sorgere proprio al confine fra Vasto e San Salvo, quindi a un quarto d’ora di auto o poco più da Termoli. Si tratta di trenta ettari in contrada Pozzitello, oggi corrispondenti a terreni incolti e un uliveto. Di proprietà della Asl di Vasto-Lanciano-Chieti dopo la cessione avvenuta dal Comune di Vasto già nel 2007, dell’opera si parla da fin troppo tempo. Ma nel 2022 il presidente abruzzese Marco Marsilio annunciò un finanziamento di 320 milioni per la costruzione di tre nuovi nosocomi ad Avezzano, Lanciano e appunto Vasto, per una struttura da 225 posti letto a ridosso dello svincolo autostradale della A14 proprio al confine col Molise.

La novità di queste settimane è che, stando alle parole del dg Schael, per l’ospedale di Vasto ci sono “150 milioni di euro spendibili da domani mattina”. La polemica, con nemmeno troppo vaghe connotazioni politiche, è stata innescata dall’assenza del sindaco Francesco Menna all’incontro istituzionale convocato una decina di giorni fa da Schael, cui sono seguite accuse e repliche fra i due. Solo qualche giorno prima Menna, che è anche presidente della provincia di Chieti ed è esponente di punta del Partito Democratico locale, era stato coinvolto in un’aspra discussione sui media col presidente della Regione Marco Marsilio, uomo di Fratelli d’Italia e quindi a capo di una giunta di centrodestra. Il rischio è ancora una volta che il tema sia usato strumentalmente a fini politici.

Schael assicura di essere “un uomo del fare. Io e Marsilio non vogliamo che il finanziamento venga perso”. Si discute infatti delle opere di urbanizzazione che occorre fare prima di edificare una struttura così imponente. Come rimarcato dal direttore generale “mancano acqua, corrente elettrica, fogne, andrà fatto un depuratore. La competenza è dei due comuni”. Menna ha replicato che “le opere di urbanizzazione spettano alla Asl”. “Al Comune di Vasto non abbiamo chiesto un euro” la controreplica di Schael.

Insomma il tema dell’ospedale divide e il timore è che si continuerà così fino alle Regionali. Quelle abruzzesi, naturalmente.

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