La perdita

Un ricordo di Adriana e dei favolosi Fratelli Izzi

Sulla scomparsa di Adriana Izzi ho letto e apprezzato ricordi molto puntuali che hanno restituito alla nostra memoria la personalità di una donna di grande spessore culturale, civile, pedagogico e politico alla quale non solo Campobasso ma tutto il Molise deve una particolare riconoscenza.

C’è tuttavia qualcosa di personale, forse ignoto o dimenticato su di lei che desidero aggiungere, da suo grande ammiratore e amico e in virtù dello strettissimo legame che ha unito la sua famiglia alla mia. Un legame familiare e molto musicale.

Adriana era figlia del primo dei famosi “Fratelli Izzi”, quattro musicisti di strepitosa bravura: suo padre al flauto, i suoi tre zii Antonio, Giovanni e Pippo, rispettivamente alla batteria, al sax e alla tromba. E al piano mio padre che di quei portenti si avvalse tutta la vita.

Anni 40’ e 50’, la mia casa era la loro sala prove. Pochi minuti dopo via Scatolone si riempieva di giovani, tra i quali l’adolescente Fred Bongusto. Adriana era una bambina attenta, studiosa capatosta. Quanto ci manca.

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