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Terremoto: scuole chiuse e sopralluoghi, danni lievi a edifici storici e case vecchie. Timori per lo sciame sismico

Tantissimi molisani nella zona vicina all'epicentro hanno dormito in auto per paura di altre scosse che per fortuna sono state molto lievi. Accertamenti in tutti i comuni, per ora zero danni. NOTIZIE IN AGGIORNAMENTO

Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.6 con epicentro a Montagano alle 23,52 di martedì 28 marzo, numerosi sono i sindaci molisani che hanno deciso di tenere chiuse le scuole nella giornata di oggi, 29 marzo.

 

NEL PAESE DELL’EPICENTRO CASE DANNEGGIATE. IL SINDACO: “PERSONE RIENTRATE, MA CENTRO POLIFUZIONALE RESTA APERTO”

Montagano, il paese dell’epicentro sismico, cerca di tornare lentamente alla normalità dopo una notte di grande paura per la scossa di 4.6 gradi registrata alle 23.52. In un primo momento, complice anche la veloce fuga dei montaganesi in strada, non sembrava esserci grossi danni. “Ma stamattina, con una ricognizione più puntuale e alla luce del giorno – queste le parole del sindaco Giuseppe Tullo – ci stiamo rendendo conto che un po’ di danni alle abitazioni ci sono stati”.

Montagano vigili casa lesionata terremoto
casa lesionata montagano vigili terremoto
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Le verifiche sono ancora in corso, tutto l’ufficio tecnico comunale è stato mobilitato e c’è anche una squadra dei vigili del fuoco a ispezionare le case. “Il centro storico sembra aver resistito meglio rispetto alle abitazioni che sono sul versane appeninico (a due passi dal corso principale del paese). Al momento le persone sono rientrate ma il Centro polifunzionale per le emergenze resterà comunque aperto”.

 

LA PREFETTURA ATTIVA CCS, ELICOTTERO IN SORVOLO SU EPICENTRO

prefettura elicottero post sisma

Durante la notte è stato attivato dalla Prefettura di Campobasso il Centro Coordinamento Soccorsi e stanno proseguendo le attività per monitorare l’evoluzione della situazione, assicurando il raccordo interistituzionale ed il costante flusso informativo tra tutte le componenti coinvolte. Attualmente è in corso un sorvolo di verifica con l’elicottero dei Vigili del Fuoco, in particolare sulla zona epicentrale, e sono operative squadre del 115 per andare incontro alle richieste di verifiche da parte di Sindaci o privati.

La Prefettura ha attivato la Sala Operativa di Protezione Civile e il CCS, presieduto dal Prefetto di Campobasso. Hanno preso parte all’incontro il Presidente della Regione, i vertici delle Forze di Polizia, i Vigili del Fuoco e gli altri Enti del soccorso, in stretto collegamento con il Dipartimento di Protezione Civile nazionale. “Sono stati tempestivamente sentiti i Sindaci dei Comuni interessati, con i quali questa Prefettura ha mantenuto costanti contatti, anche per conoscere, una volta esclusi danni a persone, gli esiti delle prime verifiche sulle condizioni degli edifici, tra i quali, in particolare, quelli strategici quali sedi comunali, scuole, chiese, nonché aree interessate da movimenti franosi. Immediato l’intervento anche delle pattuglie delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco che prontamente hanno avviato le attività di controllo e ricognizione della complessiva situazione dei territori” spiega la Prefettura in una nota, aggiungendo che “non sono state segnalate, allo stato, criticità nella erogazione dei servizi pubblici essenziali come energia elettrica, gas, linee telefoniche”.

TIMORI FRA LA POPOLAZIONE PER POSSIBILI NUOVE SCOSSE

Passata la paura della notte, adesso c’è il timore che possano esserci nuove scosse di assestamento, eventualità non così remota secondo gli esperti. Nessuno sa come potrebbe evolvere lo sciame sismico in corso, iniziato già dal 23 marzo, con 7 eventi sismici lievi in poche ore, e poi proseguito con altre scosse nella notte tra lunedì e martedì a Sant’Elia a Pianisi e Ripabottoni, fino a quella di magnitudo 4.6 a Montagano.

ingv scosse montagano

 

SCUOLE CHIUSE IN VARI COMUNI

Di seguito l’elenco in aggiornamento che comprende sia le scuole chiuse che quelle in cui è sospesa l’attività didattica: Campobasso, Bonefro, Bojano, Busso, Campolieto, Casacalenda, Castelmauro, Castropignano, Colletorto, Ferrazzano, Frosolone, Gambatesa, Gildone, Guardialfiera, Guglionesi, Jelsi, Larino, Limosano, Lucito, Matrice, Mirabello Sannitico, Monacilioni, Montagano, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Montenero di Bisaccia, Morrone del Sannio, Palata, Petacciato, Petrella Tifernina, Pietracatella, Portocannone, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Roccavivara, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Sant’Elia a Pianisi, Termoli, Torella del Sannio, Trivento, Ururi, Vinchiaturo.

 

DIRETTORE INGV: “EVENTO CHE RIPORTA ALLA MEMORIA SAN GIULIANO DI PUGLIA”

Claudio Chiarabba, Direttore del Dipartimento terremoti Ingv è stato intervistato questa mattina, mercoledì 29 marzo dal programma Agorà in onda sulla Rai, per meglio comprendere quanto sta accadendo in Molise dopo la scosso di ieri, 28 marzo, di magnitudo 4.6 con epicentro a Montagano. “Il terremoto avvenuto ieri in Molise -ha detto il Direttore del Dipartimento terremoti Ingv – si è mosso in una zona detta passaggio che si trova tra la catena Appenninica che solitamente rilascia terremoti più grandi e una zona più esterna dove l’attività sismica è minore. E’ stato avvertito in diverse zone del centro Italia perché avvenuto a profondità leggermente maggiore dal solito. Si tratta di un evento che riporta alla memoria il terremoto di San Giuliano di Puglia. Sono state registrate delle repliche all’evento di ieri sera con magnitudo leggermente superiore a due. Bisogna sicuramente usare tutte le precauzioni del caso e fare controlli sugli edifici”.

 

L’ESPERTO: “RIATTIVATA FAGLIA DI SAN GIULIANO, AREA PIÙ AMPIA”

Il rilevatore geologico e consulente dell’Unimol Eugenio Auciello ha spiegato in maniera tecnica quanto accaduto nella notte. “La scossa è stata avvertita molto forte con intensità intorno al V grado della scala MCS, con risentimenti che abbracciano all’incirca un quadrilatero con vertici Teramo-Roma-Napoli-Bari. La magnitudo momento, quella cioè che esprime meglio la grandezza del terremoto, è stata di Mw 4.6 ed è stata calcolata e pubblicata a poco più di mezz’ora dal sisma. Questa magnitudo corrisponde a un momento sismico di 9,89E+15 Nm, il numeretto che esprime appunto la grandezza fisica del terremoto. Quel numeretto ci dice che ad originare il terremoto è stata una rottura di circa 5 km quadrati sulla faglia.

Il meccanismo focale calcolato mostra un movimento trascorrente che, localizzato e contestualizzato nella geodinamica dell’area, ci fa capire che con ogni probabilità si è attivata la struttura dei terremoti di San Giuliano di Puglia del 2002. In particolare si è rotto un pezzo della faglia a ovest della seconda scossa che si ebbe il 1 novembre 2002.

La scossa si localizza oltre 10 km ad ovest della sismicità registrata nei giorni scorsi e ormai ieri nei pressi di Ripabottoni.
Purtroppo questo elemento indica che l’area attiva è in realtà più ampia di quanto ritenuto fino a poche ore fa ed inoltre non si osserva al momento ulteriore attività lungo il tratto di faglia interposto tra le aree epicentrali della sequenza dei giorni scorsi e la scossa di poco fa.

La situazione è delicata perché, oltre a non poter escludere ulteriori scosse anche di magnitudo maggiore, si ritiene che questo possa essere anche uno scenario più probabile rispetto a quanto precedentemente valutato.
Ricordiamo che queste osservazioni non costituiscono una previsione e non vogliono infondere allarmismo ma vogliono fornire una descrizione oggettiva dell’attività in corso e delle possibili evoluzioni”.

 

CAMPOBASSO, SINDACO GRAVINA: “DANNI LIEVI A EDIFICI STORICI” 

“Abbiamo riscontrato qualche danno superficiale in edifici storici e datati, come il palazzo municipale, ma non si registrano criticità al momento”. Il sindaco di Campobasso Roberto Gravina ha spiegato durante i sopralluoghi in città, finalizzati soprattutto a verificare la situazione degli edifici scolastici, che al momento non ci sono situazioni di particolare preoccupazione. “Non ci sono evidenze immediate che possano favorire allo stato attuale il proseguimento della sospensione delle lezioni – ha detto – anche se aspettiamo l’esito dei controlli sulle scuole per comprendere meglio se la scossa delle 23:52 del 28 marzo ha causato danni”.

gravina

 

GRAVINA: “OSPEDALE CARDARELLI OSSERVATO SPECIALE”

In relazione all’ospedale Cardarelli di Campobasso, la cui vulnerabilità strutturale è stata segnalata più volte nel corso degli ultimi anni, al momento non sembrano esserci situazioni di particolare criticità. Il sindaco Roberto Gravina ha messo in evidenza che la Asrem ha attivato i controlli specifici e le ispezioni post-sisma ma che dalle informazioni arrivate fino a questo momento l’ospedale costantemente monitorato non ha registrato danni.

 

LE SCOSSE DI ASSESTAMENTO E LA NOTTE IN STRADA

Nelle prime ore di oggi, dopo quella di stanotte, ci sono state altre tre scosse di assestamento: alle 1,53 magnitudo 2.0, alle 6,43 magnitudo 2.26 e alle 6,54 di magnitudo 2.4, oltre a diverse altre sotto la magnitudo 2. Sono tanti i molisani che hanno vissuto una notte di paura, passata in auto per timore di altre scosse più forti. Sia ragazzi che adulti, con coperte, giacche pesanti, persino qualcosa da mangiare per trascorrere quelle ore in maniera dignitosa nonostante tutto. Nelle foto che seguono il parcheggio di San Giovannello a Campobasso.

macchine gente in strada terremoto
macchine gente in strada terremoto
macchine gente in strada terremoto

 

Soprattutto nell’area limitrofa a Campobasso le persone raccontano quegli attimi di terrore poco prima di mezzanotte: utensili caduti, letti che non finivano di sobbalzare, soprammobili rotti. In tutti i comuni sono state avviate verifiche sugli edifici pubblici, per fortuna al momento senza che siano emersi danni, né tantomeno feriti.

 

TOMA: “RICOGNIZIONE IN TUTTI I COMUNI, C’È ALLERTA MA NESSUNA SEGNALAZIONE DANNI”

Così il presidente della Regione Donato Toma all’Adnkronos: “Mezz’ora dopo la scossa abbiamo riunito, in Questura a Campobasso, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che è andato avanti fino alle 3 di notte. Protezione civile operativa e in massima allerta. Abbiamo effettuato la ricognizione telefonica in tutti i Comuni, per vedere se c’erano problemi, ma di danni non ne sono stati segnalati. Abbiamo tenuto sotto sorveglianza un po’ tutta la provincia. Dopo il Comitato, mi sono trasferito a Campochiaro, nella Sala Operativa Protezione civile. Ora siamo tutti un po’ più tranquilli e in molti, dopo aver trascorso la notte in strada per paura, sono rientrati a casa”.

protezione civile molise campochiaro sala operativa

 

PROTEZIONE CIVILE, CI ASPETTIAMO SEGNALAZIONI DA COMUNI DEL SISMA 2018

Manuel Brasiello, direttore del Dipartimento della Protezione Civile del Molise, sta monitorando la situazione dalla sala operativa di Protezione Civile di Campochiaro. “Rispetto alla notte non sono emerse novità sostanziali per quanto riguarda i danni, anche se non possiamo escludere che si siano problemi. Ma è troppo presto per dirlo, aspettiamo di sentire tutti i sindaci dei comuni interessati dalla scossa. I tecnici della Protezione Civile regionale hanno avviato le ispezioni con il personale comunale, in modo particolare nei paesi dell’epicentro, ma la ricognizione è appena iniziata sugli edifici strategici e bisogna aspettare un controllo più approfondito. Per ora tuttavia non ci sono danni”.

E ancora: “Vediamo come evolve la situazione, soprattutto ci aspettiamo qualche segnalazione dai comuni già interessati dal sisma del 14 e 16 agosto 2018. Siamo in stretto contatto con Luigi d’Angelo, direttore operativo nazionale del Dipartimento di Protezione Civile”. Escluso per ora l’invio di squadre di Protezione Civile e Vigili del Fuoco da fuori regione “perché non c’è uno stato di emergenza, a differenza di quanto accaduto con il terremoto del 2018 quando immediatamente la segnalazione dei danni ha fatto avviare l’emergenza”.

 

CAMPOBASSO, SOPRALLUOGHI NELLE SCUOLE. FINORA NESSUN DANNO

riunione cb lavori pubblici scuole post sisma

Riunione operativa con tutto il settore dei lavori pubblici a Palazzo San Giorgio a Campobasso, coordinata dal dirigente Architetto Giarrusso, alla quale ha preso parte anche il sindaco Gravina in vista dei sopralluoghi che sono stati disposti per la verifica di istituti scolastici di pertinenza comunale. Si tratta di controlli che di norma vengono effettuati dopo eventi sismici. Al momento nessuna segnalazione di danni in questi edifici è comunque giunta in Comune.

 

ISERNIA, SCUOLE APERTE MA IN ATTO VERIFICHE TECNICHE 

“Dopo il sisma che ha interessato la nostra regione nelle scorse ore, che è stato chiaramente avvertito anche a Isernia, il Comune si è immediatamente attivato e rassicura la cittadinanza.
Nonostante la decisione di tenere aperte le scuole, i tecnici comunali stanno effettuando specifiche verifiche su tutti gli immobili scolastici di competenza dell’Ente e non si registrano, al momento, danni evidenti.
I controlli continueranno nelle prossime ore”.

 

IL RISVEGLIO DI CAMPOBASSO

Cb mattina dopo terremoto
Cb mattina dopo terremoto
Cb mattina dopo terremoto

Non si parla d’altro in città che del terremoto di questa notte. Poche le persone in giro, panchine vuote – generalmente più affollate dalla presenza di pensionati al mattino – e un clima di calma apparente che cela il timore, ventilato anche dagli esperti, di nuove e più importanti scosse.
E’ argomento di discussione in ogni angolo di Campobasso dove ci si confronta sulla notte di ansia appena trascorsa in parcheggi affollati di automobili che immediatamente dopo la scossa delle 23.52 hanno affollato i quartieri e le strade della città.

 

UNIVERSITÀ APERTA, PROTESTE DEI GENITORI

La decisione dell’Università del Molise di tenere aperte le sedi di Campobasso, Termoli e Pesche e di preservare la regolarità delle lezioni, sta scatenando proteste da parte di alcuni genitori e parenti stretti di studenti universitari.

“Sono la madre di una studentesse, trovo assurda questa decisione. Evidentemente il terremoto di San Giuliano di Puglia e quello dell’Aquila non hanno insegnato niente. Da madre ho dovuto decidere di non mandarla a lezione ma mi infastidisce doverle farle saltare le lezioni”.

Così anche un lettore che ha scritto una mail di protesta. “Sono il marito di una studentessa universitaria, madre di due figli di 2 e 7 anni. Vi scrivo perché trovo semplicemente assurda la decisione di mantenere l’Università di Campobasso aperta nonostante le crescenti e preoccupanti attività sismiche in atto.

Purtroppo, pur decidendo di non andare, molti studenti perderebbero presenze obbligatorie e necessarie per non ripetere un anno intero o più di studi. Quindi di fatto obbligati ad essere presenti.

Ricordo, senza che ce ne sia bisogno, che a L’Aquila morirono dei poveri studenti proprio a causa della negligenza di chi doveva prendere in seria considerazione le allerte e non ha fatto niente.

Chiedo semplicemente, se possibile, che se ne parli in modo da far rivedere la propria decisione al rettore”.

FANELLI: “FATTO POCO IN PREVENZIONE E SICUREZZA”

Tanta paura, tanto spavento, ma per fortuna nessun danno alle persone. E questa è la cosa più importante di tutte.

Sono in contatto con diversi bravi sindaci dell’area colpita stanotte dal terremoto, sono tutti impegnati a verificare le condizioni di sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici e, dalle prime informazioni, sembra non ci siano particolari criticità.

Verifiche che andranno avanti per tutta la giornata da parte dei tecnici, che ringrazio, insieme a tutti coloro che nelle prossime ore saranno impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza e a restituire certezze e serenità alla popolazione.

Manteniamo la calma, non intasiamo i centralini dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile se non in caso di evidente bisogno, mettiamoci a disposizione degli anziani e delle persone in difficoltà per ogni loro necessità.

In questi casi, anche una semplice telefonata o un abbraccio servono a ricordarci quanto sia importante il sentimento e il valore della solidarietà. Questo nell’immediato.

Già dai prossimi giorni, invece, sarà necessario recuperare la consapevolezza di vivere in un territorio fragile e altamente sismico, dove nonostante le tragedie di San Giuliano di Puglia del 2002 e del terremoto del Basso Molise del 2018, ancora troppo poco è stato fatto in termini di prevenzione e sicurezza.

Penso alle decine di scuole non ancora antisismiche, ai viadotti in condizioni precarie, alle frane che non si arrestano, all’Ospedale Cardarelli e al Veneziale, alla Prefettura di Campobasso, alle Caserme, ai centri storici, alle reti idriche colabrodo che minano la stabilità degli edifici.
Ancora troppo poco si è fatto.

Perché non è il terremoto a creare danni a persone o a cose, sono invece le nostre infrastrutture, realizzate decenni fa, a non essere adeguate e quindi sicure. E se non possiamo prevenire i terremoti, possiamo invece difenderci dalle loro conseguenze, a patto di prendere tutti consapevolezza che la sicurezza dei cittadini deve essere la prima priorità dello Stato e di tutti gli enti pubblici, a qualsiasi livello di governo.

E come per la Sanità, per i Trasporti, per le aree interne, anche per la prevenzione territoriale ed infrastrutturale in Molise serve un “Piano Marshall” in grado, nel volgere di pochi anni, di garantire la massima sicurezza a tutta la popolazione in caso di terremoti.

Le condizioni tecniche esistono, a mancare è, ancora una volta, la volontà e la capacità politica.

Ma oggi non è il tempo delle polemiche, questo è invece il momento della lucidità, dell’impegno, del nostro sentirci una comunità unita, che sa e vuole aiutare chi è in difficoltà, che sa mettersi a disposizione di chi ha bisogno.

Abbiamo passato momenti peggiori e sono sicura che sapremo affrontare anche questa nuova emergenza.

Stringiamo al petto i nostri figli e i nostri cari, andiamo a fare visita ai nostri anziani, facciamo una telefonata a chi è malato, non ostacoliamo le verifiche di sicurezza, non tempestiamo di telefonate le Forze dell’Ordine, se non in caso di reale necessità.

Siamo molisani, siamo “tosti” e resilienti.
Forza!

Insieme, ce la faremo anche questa volta!

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