Il terremoto di magnitudo 4.6, che ha fatto tremare la provincia di Campobasso la notte di martedì 28 marzo, ha provocato lesioni ad almeno una cinquantina di immobili. E’ questo l’esito – seppure ancora parziale – dei sopralluoghi che sono in corso da parte di Vigili del fuoco e dei tecnici comunali.
Un centinaio le verifiche eseguite finora. La maggior parte a Campobasso e poi a Montagano (zona dell’epicentro).
Nel capoluogo, i vigili del fuoco sono stati chiamati a controllare circa un’ottantina di immobili fra appartamenti, esercizi commerciali, scuole, edifici pubblici e il palazzo dell’Aci. In alcuni casi sono state riscontrate lesioni, appositamente relazionate che – tuttavia – non hanno richiesto alcuna ordinanza di intervento o di sgombero.
Diverso invece l’esito dei controlli effettuati a Montagano, dove il sindaco Giuseppe Tullo ha disposto lo sgombero totale per la casa abitata da una anziana e un’ordinanza di interdizione parziale (solo per alcune stanze) per altri due edifici vicini. In paese le case lesionate sono una ventina.
Intanto prosegue lo sciame sismico. Le ultime scosse di assestamento, seguite a quelle verificatesi nella prima mattinata di ieri 29 marzo, ci sono state a partire dalla tarda serata di ieri. In particolare l’Ingv ha rilevato una di 1.8 con epicentro sempre Montagano alle 23.38, una di 1.4 alle 3.20 di stamattina (sempre Montagano) cui è seguita a breve distanza una di magnitudo 1.3 con epicentro Limosano. Infine c’è stata una scossa di magnitudo 1.7 con epicentro Petrella Tifernina (questa ultima alle ore 9.18 di mattina).
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