La telenovela del trasporto extraurbano

La Regione paga gli stipendi agli autisti Atm. La ditta: “Prima dovrebbe saldare i 6 milioni di arretrati che ci deve”

L’ad di Atm Giuseppe Larivera: “Ingiusto scaricare sui dipendenti la tensione finanziaria creata dall'Amministrazione regionale”

La Regione Molise ha attivato il pagamento in sostituzione al posto della Atm per saldare gli stipendi degli autisti di autobus extraurbani. L’azienda ha però rimarcato che vanta ancora crediti per oltre 6 milioni, proprio dalla Regione, sottolineando come sarebbe più corretto che l’ente regionale versasse prima i soldi all’azienda per consentirle a sua volta di pagare i propri dipendenti.

Lo ha fatto in una lettera firmata dall’amministratore delegato Giuseppe Larivera, in quello che è un nuovo capitolo della telenovela infinita che vede come protagonisti proprio l’Atm e la Regione, nonché i sindacati, e come vittime gli autisti che sono costretti ad attendere per mesi di ricevere il proprio compenso.

Nella lettera, Larivera si rivolge alla Dirigente del settore Trasporti della Regione, Dina Verrecchia, affermando di essere a conoscenza che la Regione ha attivato l’istituto del pagamento in sostituzione, com’era emerso già da qualche settimana e la vicenda era esplosa finendo sui media nazionali.

Il numero uno dell’azienda di trasporti extraurbani ricorda che era stata “proprio Atm ad invocare l’utilizzo del pagamento delle retribuzioni in sostituzione e ciò in considerazione del fatto che questa società ha sempre considerato ingiusto porre a carico dei propri dipendenti la tensione finanziaria creata dall’Amministrazione regionale” riferendosi evidentemente ai crediti non saldati dalla Regione all’azienda.

Larivera quindi evidenza “il nesso di causa tra il mancato pagamento, da parte della Regione, dei crediti vantati da Atm e la mancata puntualità nel pagamento degli stipendi, da parte di quest’ultima.

Vi invitiamo, quindi, a prendere in seria considerazione il fatto che sarebbe sicuramente più corretto liquidare prima tutto quanto dovuto all’impresa e poi, soltanto in via residuale, in caso di inadempimento di quest’ultima, ricorrere al pagamento dei lavoratori in sostituzione”.

 

L’imprenditore rimarca che “i crediti vantati per le annualità 2017, 2019, 2020, 2021 e 2022 superano la considerevole cifra di 6 milioni di euro, l’equivalente di quasi diciotto mensilità dovute ai nostri lavoratori e che Atm ha di fatto già anticipato con risorse proprie.

Vi sollecitiamo pertanto, così come ribadito anche dalla Corte dei Conti, al pagamento in primis dei nostri crediti, attraverso i quali la scrivente sarà sicuramente in grado di assicurare massima puntualità nel pagamento dei propri dipendenti, riservandoci sin d’ora di tutelare i nostri interessi di immagine e reputazione che la vostra condotta, seppur nel condiviso interesse del lavoratore, ha già fortemente danneggiato e continua a danneggiare”.

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