In parlamento

M5S interroga Fitto: “25 mln del Pnrr a Neuromed e famiglia Patriciello”. L’europarlamentare: “Tutto alla luce del sole, gara pubblica”

Interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle al ministro Raffaele Fitto affinché chiarisca sul potenziale conflitto d'interesse "Legami familiari tra la proprietà dell'Irccs Neuromed e i soggetti che controllano le società affidatarie dei lavori per milioni di euro di soldi pubblici". L'eurodeputato replica: "Tutto alla luce del sole, gara a evidenza pubblica e il Neuromed non è la stazione appaltante".

C’è una interrogazione parlamentare presentata il 1 marzo al ministro Raffaele Fitto su un potenziale conflitto d’interessi che pesa sull’immagine dell’eurodeputato molisano Aldo Patriciello (Forza Italia). Fratello e nipote dell’esponente di Forza Italia sono, infatti, nelle società che – secondo quanto riferito dal gruppo pentastellato – il Neuromed stesso avrebbe individuato per spartirsi parte dei 24,5 milioni di euro del Pnrr assegnati per il progetto ‘One health digital eco system’’ del quale l’Istituto di ricerca e cura di Pozzilli è capofila.

Gilda Sportiello

Il Movimento 5 Stelle, che oggi vuole una risposta scritta dal ministro per gli Affari europei e il Pnrr Raffaele Fitto, chiede (tramite la deputata Gilda Sportiello) di far luce sulla ripartizione di questa imponente mole di denaro pubblico. Il decreto di assegnazione (pubblicato qui) del direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale annovera, infatti, l’Irccs molisano (o meglio, il Cnr, che è il soggetto proponente del progetto e che rappresenta uno dei bracci operativi della ricerca dentro il parco tecnologico del Neuromed) tra i beneficiari delle risorse europee per la ripartenza dopo la pandemia.

L’aggiudicatrice, che come è noto fa capo alla famiglia di Aldo Patriciello “a sua volta, con procedure interne – si legge nell’interrogazione – ha conferito per l’esecuzione incarico a due ditte con rapporti diretti o indiretti con l’europarlamentare di Forza Italia. Sui rapporti di parentela tra società assegnatarie di alcuni fondi e Aldo Patriciello, la conferma arriva dalle visure camerali accessibili a tutti”.

I nomi sono citati nell’interrogazione fatto a Fitto in cui si spiega che su due dei tre lotti dell’intervento finanziato lavoreranno ditte in cui ci sono ci parenti dell’europarlamentare azzurro. Si tratta di Fabio Patriciello, nipote di Aldo Patriciello, e del fratello dello stesso onorevole, Aniello Patriciello. 

PER LEGGERE L’INTERROGAZIONE SUL SITO DELLA CAMERA CLICCA QUA

La lettura dei documenti pubblici camerali (le visure) ha generato forti dubbi tra i 5 Stelle “circa la sussistenza di un potenziale conflitto di interesse tra soci delle ditte aggiudicatarie e amministrazione aggiudicatrice poiché emergerebbero legami familiari tra la proprietà dell’Irccs Neuromed e i soggetti che controllano le società affidatarie. In altri termini le suindicate ditte direttamente o indirettamente parrebbero, mediante partecipazioni, riconducibili alla famiglia Patriciello”.

L’europarlamentare molisano ha appreso della interrogazione ma rispedisce al mittente ogni sospetto: “Il Neuromed – spiega al telefono – non è la stazione appaltante, prima di tutto. Gestisce tutto il Cnr che ha dato incarico al Neuromed di seguire la procedura, e il Neuromed a sua volta ha individuato un responsabile unico di procedimento (Rup). E’ stato fatto tutto alla luce del sole e non capisco perchè si voglia andare a gettare fango su una procedura che è assolutamente trasparente e in relazione a un progetto di alto profilo che vede decine di soggetti coinvolti, dei quali il Neuromed è uno dei partner”.

Aldo Patriciello ha poi chiarito la sua versione in relazione all’assegnazione di due dei tre lotti al nipote e al fratello. “Mio nipote, che non è da un pezzo socio del Neuromed, ha partecipato così come decine di ditte a una procedura pubblica, e ripeto pubblica. Mio fratello non c’entra nulla in questa storia, è stata fatta evidentemente confusione. Non ci sono collegamenti strani, non ci sono illegalità. E in ogni caso se è stato interpellato il Ministro la cosa verrà chiarita. Di sicuro – conclude Patriciello – non sono preoccupato”.

 

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