Campobasso

È morta Adriana Izzi: preside, assessore, consigliere, paladina della sanità pubblica

Avrebbe compiuto 77 anni il prossimo 17 novembre. Ha cresciuto migliaia di studenti ma è stata anche la paladina di numerose battaglie civili sia come assessore durante la giunta Massa che come consigliere di opposizione durante l'era Di Bartolomeo

Lutto a Campobasso. Adriana Izzi, partigiana delle donne e per le donne, è stata una dirigente scolastica che ha cresciuto migliaia di studenti. Una mission che ha portato avanti con competenza disarmante e il piglio della rivoluzione sana e rispettosa. Era sempre in prima nelle battaglie civili e il primo cambiamento con l’impronta della sua emancipazione – dopo la scuola – lo si è visto quando Augusto Massa, allora sindaco di Campobasso, la nominò assessore esterno al Personale di Palazzo San Giorgio: portò, per esempio, la divisa da cerimonia per uscieri e custodi, stabilì il codice identificativo per ogni ufficio, revisionò i contratti valorizzando competenze a qualità delle risorse umane. Assegnò carichi di lavoro lavorando ad obiettivi, garantendo in questo modo il buon funzionamento della macchina amministrativa.

Adriana izzi

Si candidò a sindaco contro Gino Di Bartolomeo che nel 2009 vinse le elezioni ma la “preside di ferro” diede filo da torcere fra i banchi dell’opposizione. Con i suoi interventi mai fuori le righe, arricchiti di rara cultura, la Izzi fu alla guida di numerose battaglie civili. Come quando chiese ai parlamentari molisani Ruta e Di Giacomo il pieno sostegno alla parità di genere nel momento in cui a Palazzo Madama si sarebbe votata la nuova legge elettorale: “È una questione di civiltà” disse, quasi un’arringa (come tutti i suoi interventi), ma di attacco, quella di Adriana Izzi, a cui i Senatori molisani risposero senza esitazioni: “Voteremo”. Ma sua fu anche la battaglia per la legge contro la violenza di genere e, ancor più nitido, è il ricordo delle sue azioni a tutela della sanità pubblica e dell’ospedale Cardarelli.

Tirata in ballo dal sindaco Di Bartolomeo a proposito di sicurezza scolastica disse a voce alta: “In quest’aula ne porto il tormento e la disperazione di quelli come me che sono preoccupati del bene comune”. Da qui l’invito, rivolto ai colleghi di maggioranza a ribellarsi con una delle sue perle di cultura: “usque tandem abutere patientia nostra?” (fino a quando abuserai della nostra pazienza? ndr).

“È una grande perdita, la ricordo come la paladina delle belle rivoluzioni al Palazzo di Città” ha detto un commosso Salvatore Colagiovanni. Ma sono centinaia i post di cordoglio che in queste ore affollano le pagine social. Con Adriana Izzi vola via un pezzo di storia culturale, politica, sociale e amministrativa.

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