Elezioni regionali

Alleanza Pd-M5S, per Vittorino Facciolla è quasi fatta. Il candidato? “Sia condiviso e riconoscibile, sennò primarie”

Il segretario del Partito Democratico parla di “gran bella condivisione sui temi sanità, infrastrutture e transizione ecologica”. Se non si dovesse trovare una sintesi sul nome del candidato presidente, “in ultima istanza per noi ci sono le primarie. No a imposizioni”.

No a imposizioni dall’alto, sì a scelte condivise sia sui programmi sia sul candidato. Materia del ‘contendere’ le elezioni regionali del Molise, in programma il 25 e il 26 giugno. Anzi, più che del contendere sarebbe meglio parlare di dialogo, alleanze, strategie per farsi trovare pronti alla sfida contro il centrodestra.

Partito Democratico e Movimento5Stelle hanno intrapreso da mesi un percorso comune. Tortuoso a tratti, per lo più di pari passo sui temi fondamentali, ora decisamente a un punto di svolta: chi sarà il candidato presidente della coalizione di centrosinistra? Qui la risposta si fa ardua perché le posizioni non ancora hanno trovato un nome che possa essere accettato sull’una e sull’altra sponda.

Il segretario del Pd, Vittorino Facciolla, auspica che “il nome possa uscire da un tavolo condiviso, che si tratti di una persona il più possibile riconoscibile da parte dei molisani e conosca i problemi e il territorio”. Insomma, niente diktat o imposizioni da Roma ma confronto costante fino ad arrivare a una sintesi.

E se non ci si dovesse arrivare? “In ultima istanza ci sarebbe la strada delle primarie di coalizione. Ma noi lavoreremo affinché possa essere trovato un nome comune per provare a vincere le elezioni e dare un governo di centrosinistra al Molise”. Su un punto non si transige: “Il candidato deve essere riconoscibile dal territorio”.

Facciolla spiega che il dialogo con il M5S “prosegue bene, questa parte è pressoché terminata e c’è una gran bella condivisione. Adesso bisogna definire il metodo per scegliere il candidato presidente. Deve esserci condivisione anche con gli altri partiti cosiddetti minori e con i movimenti civici. Ribadiamo che bisogna aprire da sinistra ai moderati, questa è la nostra posizione che naturalmente sarà messa al vaglio del tavolo”.

Sul metodo, “ci stiamo confrontando, nei prossimi giorni torneremo a vederci”. Quello caro al Pd è presto spiegato: “Noi diciamo che il nome del candidato presidente deve sceglierlo la coalizione. Non faremo e non accetteremo imposizioni, siamo rispettosi del rapporto costruito. Il metodo è proprio questo, ovvero la condivisione del percorso. Se il tavolo dei partiti deciderà a maggioranza ok. Altrimenti il punto di caduta comune, in assenza di altro, è rappresentato per noi dalle primarie”.

Facciolla ha definito anche il perimetro dei temi-pilastri sui quali dovrà reggersi la coalizione: “Noi abbiamo spinto molto sull’offerta sanitaria pubblica e di qualità, senza demonizzare quella privata, che deve integrare l’offerta. Poi la transizione ecologica, per un Molise che sia all’avanguardia nelle attività della tutela ambientale, provando a esaltare le peculiarità del territorio dove c’è scarsa antropizzazione, puntando sulle fonti rinnovabili nelle aree dismesse e periferiche. Il terzo aspetto è rappresentato dalle infrastrutture, con la viabilità al primo posto. Una regione a passo d’uomo che sia in grado di conservare le proprie caratteristiche”.

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