Si è aperto oggi a Bari il processo per il reato di calunnia continuata in concorso a carico dell’ex presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura e dell’avvocato Salvatore Di Pardo, accusati di avere incolpato il magistrato Fabio Papa e la giornalista Manuela Petescia dei reati di concussione ed estorsione “pur sapendoli innocenti” (nel corso e all’esito dei giudizi è stata dichiarata l’insussistenza delle accuse).
Stando alle accusa, Frattura e Di Pardo sarebbero responsabili di aver reso dichiarazioni “non vere o reticenti” prima con una denuncia a fine 2014 e poi ai carabinieri, al pm e alla Corte d’appello di Bari.
L’ex governatore Frattura e l’avvocato Di Pardo a processo: accuse false a magistrato e giornalista
L’udienza di oggi si è aperta con un duro affronto tra accusa, difesa e parti offese. In particolare su due questioni sollevate dalla difesa. E cioè quella relativa a una notifica e la seconda relativa ai tempi di prescrizione del reato.
Il giudice Ambrogio Marrone, al riguardo, si è riservato, e deciderà entro il 16 maggio, data della prossima udienza.
Nello specifico, gli avvocati Franco, Modesti e D’Aluiso, hanno chiesto la prescrizione del reato. Il pm e i legali delle parti offese, avvocati Paolo Lanese e Massimo Romano, si sono opposti alla richiesta perché la calunnia, sarebbe stata continuata e reiterata nel tempo attraverso varie e successive deposizioni.
Il difensore di Di Pardo, solo per il suo assistito, ha fatto presente che una notifica nella fase dell’udienza preliminare non fu eseguita correttamente perché non effettuata nei termini di legge.
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