Da qualche settimana un guasto alla caldaia ha mandato in tilt i termosifoni nell’antico palazzo che ospita gli uffici e gli ambulatori dell’Asrem, quello che molti a Campobasso chiamano il ‘vecchio ospedale’. Si ‘battono i denti’ come raccontano, esasperati e anche infreddoliti, pazienti e dipendenti dell’Azienda sanitaria regionale: i disagi – raccontano – riguardano il piano terra (dove si trovano anche gli sportelli per prenotare visite ed esami medici), il primo e il secondo piano.
Tutto è cominciato il mese scorso, quando l’impianto di riscaldamento dello stabile ha iniziato a funzionare male a causa della rottura di un pezzo. Nel frattempo a Campobasso il clima è diventato sempre più freddo e, come spesso accade a gennaio nella città capoluogo, non solo la colonnina di mercurio è scesa sotto lo zero, ma è arrivata anche la neve.
E così lavorare o visitare i malati negli ambulatori del vecchio ospedale al gelo è diventata un’impresa, oltre che a causare problemi soprattutto alle persone più fragili e agli anziani. Chi ha provato a mitigare il freddo ricorrendo all’accensione di stufette o termoconvettori non è riuscito a risolvere il problema: anzi, il contemporaneo impiego degli apparecchi per riscaldare gli ambienti ha provocato in alcuni casi il blackout elettrico del palazzo.
Di fronte al malumore del personale (alcuni si sono ammalati per lavorare in queste condizioni così critiche) e alle proteste dei cittadini, la Direzione avrebbe sollecitato la ditta che si occupa della manutenzione degli impianti per provvedere alla riparazione della caldaia. Ma il pezzo di ricambio non sarebbe arrivato ritardando così la sostituzione che consentirebbe il corretto funzionamento dei termosifoni.
Intanto la Fials con il segretario Carmine Vasile ha raccolto il grido di allarme dei dipendenti Asrem sollecitando una soluzione: “Ancora una volta il sindacato è costretto a sollecitare interventi per tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini. Siamo stanchi di dover continuare a denunciare queste situazioni senza avere poi riscontri dall’Azienda”.
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