La truffa dell'olio

Spacciava olio Ue per extravergine 100% italiano: cooperativa di Larino nei guai per frode

Il presidente di una coop frentana denunciato dai carabinieri forestali per aver venduto migliaia di litri di olio di provenienza Ue e non italiana - come sosteneva - a mense e ristoranti: per frodare gli acquirenti manometteva documenti contabili e falsificava le etichette sulle bottiglie

Ne hanno venduti tremilacinquecento litri tra mense e ristoranti guadagnandoci ventunomila euro. L’etichetta lo dava come extravergine cento per cento italiano. Ma quell’olio messo in commercio da una cooperativa di Larino era di provenienza UE e non italiano, tantomeno un prodotto locale.

Dovrà rispondere per il reato di frode in commercio il titolare di una cooperativa olearia frentana denunciato a seguito di una indagine dei carabinieri forestali che il 20 febbraio scorso hanno scoperto l’imprenditore furbetto controllando i frantoi della zona che è, notoriamente, una delle più attive nella produzione e commercializzazione di olive in Molise.

L’operazione messa a segno dai militari del Nipaaf di Campobasso ha accertato che la cooperativa aveva venduto questo olio falsamente italiano dichiarando informazioni fasulle sulle etichette e manomettendo i documenti contabili. Attività di ristorazione e mense da nord a sud dello stivale hanno acquistato lattine e bottiglie di vetro in cui veniva confezionato il prodotto fruttando un ingiusto guadagno alla cooperativa larinese. E gettando anche discredito sull’intera categoria.

“L’impegno dei carabinieri forestali – leggiamo nella nota del Niipaf – resta costante per tutelare, oltre alla salubrità dell’ambiente in cui viviamo, anche i consumatori finali di uno dei prodotti tipici e fiore all’occhiello dei frantoi molisani, che nella stragrande maggioranza dei casi producono un olio di eccellente qualità, reprimendo quelle condotte che minacciano la lealtà nei rapporti commerciali”.