Si torna in aula a giugno

I due pusher di “Stagnola” da nove mesi in carcere per spaccio: sì al rito abbreviato

Venti indagati: due giovani di 30 anni finiti in carcere, entrambi pregiudicati di Bojano, e  altre diciotto persone a piede libero, residenti tra Bojano, Campochiaro, Campobasso e la provincia di Isernia. Tutti, a vari titolo, questa mattina sono comparsi davanti al Giudice per le udienze preliminari per rispondere dell’accusa di spaccio e detenzione di fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

E’ operazione “Stagnola” quella condotta a maggio scorso dai carabinieri della Compagnia di Bojano e coordinata dalla Procura di Campobasso guidata da Elisa Sabusco.

Eroina, cocaina, crack, kobret e kratom. Queste le droghe messe in piazza, acquistate sulle piazze di spaccio più importanti della Campania: a Scampia soprattutto ma anche al Parco Verde di Caivano e a Caserta.

Gli avvocati Silvio Tolesino e Ines Gentile che difendono i due maggiori indiziati destinatari della misura cautelare in carcere questa mattina hanno chiesto il giudizio abbreviato e condizionato alla presentazione di un atto. Il giudice, Veronica D’Agnone,  ha accolto la richiesta di rito alternativo e fissato l’udienza per la discussione al 6 giugno prossimo. Depositata in mattinata anche l’istanza di scarcerazione rispetto alla quale il giudice si è riservato.

Gli altri, indagati a piede libero, sono stati tutti rinviati a giudizio con il rito ordinario. Il processo inizierà il prossimo 4 aprile.

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