Campobasso

Casa delle Tecnologie, il polo molisano farà ricerca e innovazione. Obiettivo: creare imprese e lavoro

Sarà aperto a giugno il centro finanziato dal Ministero dello sviluppo economico con oltre 10 milioni: più di mille metri quadrati di superficie e numerosi partner nazionali e regionali come Comas (società del gruppo Stellantis che ha Termoli tra le sue sedi), La Molisana, Gemelli e Neuromed, oltre a Tiscali. Importanti le prospettive per il territorio e occupazionale: la struttura consentirà di ridurre la 'fuga dei cervelli'. "Maggiori opportunità per i nostri giovani di scegliere di restare a lavorare e vivere in Molise", le parole del sindaco Gravina

Punta a creare nuovi posti di lavoro e a evitare la ‘fuga dei cervelli’ aiutando la nascita di start up: questo è il principale obiettivo della Casa delle tecnologie emergenti, il polo molisano che sarà realizzato all’interno della Cittadella dell’economia nel giro di pochi mesi. Tra maggio e giugno – secondo il cronoprogramma dell’amministrazione comunale – sarà avviato il progetto che si occupa di innovazione e ricerca. La struttura di contrada Selvapiana, che aveva ospitato uno dei centri vaccinali dell’Asrem durante la pandemia, sarà ristrutturata e adeguata alle esigenze previste nel progetto che ha ricevuto quasi 11 milioni di finanziamento dal Ministero dello sviluppo economico.

“L’obiettivo è creare un sito per la crescita per le piccole e medie imprese e favorire il rilancio del tessuto socio economico. Questo è uno dei tasselli dei nostri impegni presi con i cittadini in campagna elettorale”, la premessa del sindaco Roberto Gravina nella conferenza stampa convocata questa mattina a Palazzo San Giorgio, ossia il giorno dopo la firma nella sede del Ministero.

Roberto Gravina

Occuperà 965 metri quadrati di superfice il polo che ha in Tiscali il partner tecnologico di riferimento (rappresentato in Municipio da Andrea Podda, Chief Technology Officer Tiscali) e in EY (società di fama internazionale) il partner per l’intera consulenza direzionale. Altri luoghi della ricerca di quella che è la prima vera Casa delle Tecnologie Emergenti dell’intera regione Molise saranno l’Università degli Studi del Molise, il Gemelli Molise e l’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed I.R.C.C.S., anche loro partner del progetto che getta le basi per creare sul territorio un rapporto produttivo tra PA, Università, Centri di Competenza e Grandi Imprese, con il supporto di altri soggetti, oltre a quelli già elencati, che sono Comau S.p.A. (che si occupa della formazione dei dipendenti Stellantis, che ha una sede a Termoli), il Centro Nazionale Meditech, il Coni, La Molisana, Molino Caputo, SEA – Servizi e Ambiente S.p.A., Ares e JustMO’ .

partner Cte

“Le tecnologie digitali e l’innovazione verranno utilizzate come risorse realmente al servizio dei cittadini, per generare una smart city che deve essere in grado di incidere in funzione di un miglioramento della qualità della vita della nostra popolazione”, ha detto ancora il primo cittadino.

Anche per questo, il modello della Casa delle Tecnologie Emergenti di Campobasso integrerà lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie innovative in ambiente urbano con attività che facilitino lo sviluppo e la nascita di imprese locali legate al territorio attraverso il trasferimento di competenze. Come già anticipato nelle passate settimane, saranno due le diverse linee di intervento: quella della Città & Servizi Intelligenti per Cittadino ed Imprese e quella Salute, Agonismo, Sportech, Wellness, e Wellbeing del Cittadino.

 

La Casa delle tecnologie emergenti di Campobasso sarà l’unica del Molise e si aggiunge alle strutture dello stesso tipo già nate sul territorio nazionale. La prima del Paese è nata a Matera e, come ha spiegato l’assessore all’innovazione del Comune lucano Angelo Raffaele Cotugno, la sua importanza è legata anche alla possibilità di “evitare la fuga dei cervelli, attrarre ricercatori e quindi favorire l’occupazione”.

 

La casa delle tecnologie emergenti si occuperà di supportare la ricerca e l’innovazione in campi come l’intelligenza artificiale, il 6G le tecnologie quantistiche. Non solo tra le linee di ricerca anche la smart mobility (saranno ossia sperimentati tra le altre cose modelli di mobilità alternativi), sarà resa più efficace la raccolta dei rifiuti, igiene e decoro urbano saranno ‘accompagnati’ dalla digitalizzazione. Si lavorerà anche per la valorizzazione e la gestione del turismo attraverso una migliore fruizione. Spazio poi a sport e wellness, sarà sviluppata una piattaforma per la gestione dei big data in grado di coniugare dati sanitari e relativi stili di vita.

“La nostra volontà è quella di intercettare altri partner per offrire nuove potenzialità al territorio”, ha aggiunto il sindaco Gravina. “La Casa delle tecnologie emergenti e finanziata per 24 mesi ma noi vogliamo garantire uno sviluppo nel tempo”. Insomma l’0biettivo non è un progetto-spot ma un polo della ricerca di lunga durata.

In Municipio questa mattina erano presenti anche i rappresentanti delle società partner. In platea anche l’ex parlamentare Antonio Federico e Mirella Liuzzi, ex sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico nel governo Conte II, entrambi rappresentanti del Movimento 5 Stelle.

Liuzzi e Cotugno

 

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