La protesta

Campomarino in Eccellenza senza stadio, tifosi stanchi: “Tante promesse non mantenute”

Perché lo stadio Santa Cristina continua a essere impraticabile? E perché il Campomarino continua a dover giocare le partite di Eccellenza a Portocannone?

Se lo chiedono i tifosi e in particolare il gruppo organizzato Brigate Rosso Blu del paese adriatico. La squadra è tornata in Eccellenza l’estate scorsa ma il Santa Cristina continua ad aver bisogno di interventi. Sabato 25 febbraio, per la gara di cartello contro l’Isernia seconda in classifica, i sostenitori rossoblù saranno costretti ancora una volta a ‘emigrare’ a Portocannone.

Per questo i tifosi chiedono “a gran voce di tornare a tifare la propria squadra nel loro stadio comunale”. Secondo i tifosi “per problemi legati alla mancanza di acqua, disservizi igienici e tanto altro ancora la squadra militante nel massimo campionato regionale è costretta a giocare le proprie partite casalinghe nello stadio di Portocannone”.

Nei mesi scorsi il Comune aveva fatto sapere di aver candidato lo stadio Santa Cristina al bando ‘Sport e periferie 2022’ per l’adeguamento e potenziamento dell’impiantistica sportiva e in particolare lo stadio comunale. Il finanziamento richiesto, in attesa di esito, è di 499mila euro.

Abbiamo ricevuto tante promesse, nessuna mantenuta. Non ci meritiamo questo – prosegue la tifoseria -. Come mai a distanza di un anno non c’è ancora la possibilità di poter giocare allo stadio Santa Cristina? Come mai ancora non vediamo un inizio di lavori o perlomeno un bando, che comunichi la messa a norma della struttura?”

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