Sanità & appalti

Appalto per la sanificazione di ospedali e ambulanze, a giudizio dirigenti Asrem e due imprenditori

La Polizia ha concluso le indagini coordinate dalla Procura e relative all’affidamento del servizio durante l’emergenza Covid. Al centro dell'inchiesta le maggiori somme liquidate dall'Azienda sanitaria a favore della ditta I.T.S. di Campobasso. Turbativa d’asta in concorso è il reato ipotizzato dagli inquirenti. Su questa vicenda anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Angelo Primiani ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per valutare eventuali irregolarità e danni alle casse pubbliche.

Sono complessivamente quattro – due dirigenti Asrem e altrettanti imprenditori molisani – le persone per le quali  èstato chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta relativa all’affidamento del Servizio di sanificazione di ambienti, ospedali pubblici, ambulanze e mezzi Usca.

Si sono concluse le indagini della Polizia di Campobasso, condotte dagli agenti della Digos e coordinate dalla Procura. Gli inquirenti hanno contestato il reato di turbativa d’asta nei confronti di figure apicali dell’azienda sanitaria regionale e ai titolari della I.T.S. srl. Ossia la ditta, che ha sede legale in via Depretis a Campobasso, a cui nell’agosto 2020 è stata affidata – con la delibera numero 579 – la fornitura del servizio di sanificazione in ambienti Asrem e nelle ambulanze. Durata dell’incarico: tre mesi.

L’azienda del capoluogo riesce a battere la concorrenza di altre otto imprese presentando l’offerta con il prezzo più basso, ma ritenuto dagli inquirenti decisamente anomalo considerando la base d’asta di circa 200 mila euro: poco meno di 51mila euro. Somma che, inclusi gli oneri di sicurezza e l’Iva, arriva a 71mila euro. Alla ditta sarebbero stati corrisposti 99 centesimi (più Iva) a metro quadro per gli interventi di sanificazione delle superfici negli ambienti Asrem, mentre 61,87 euro (più IVA) sarebbero stati pagati per la pulizia e la sanificazione di ciascuna ambulanza.

Nel momento in cui Asrem deve saldare il conto e versare alla ditta I.T.S. il dovuto, le somme ‘lievitano’. Con la determina dirigenziale numero 8 del 12 marzo 2021, viene disposta la liquidazione di 594mila euro (più Iva) per i servizi svolti fino al 31 ottobre 2020. Un secondo provvedimento dirigenziale (la determina numero 12 del 1 aprile 2021) vengono riconosciuti all’impresa 764mila euro (più Iva) per gli interventi di sanificazione eseguiti dal 1 al 30 novembre 2020. Una notevole differenza rispetto al costo iniziale previsto, circa 30 volte superiore.

Ma non è finita qui. Il 31 dicembre 2020, con la deliberazione numero 1136, essendo scaduto il contratto con la I.T.S. i vertici Asrem indicono una nuova gara d’appalto. Si candidano undici imprese. E tra queste c’è di nuovo l’I.T.S di Campobasso che, in virtù dell’esclusione di tutte le altre pretendenti, vince di nuovo la gara. Alla ditta campobassana viene quindi di nuovo affidata la sanificazione non solo di ambienti dell’Asrem e delle ambulanze, ma anche di ospedali e automezzi dell’Usca (il personale sanitario che assisteva a domicilio i pazienti Covid). L’importo previsto questa volta è di 185mila euro che, compresi Iva e oneri per la sicurezza, salgono a 236mila euro, prezzo fittizio secondo gli investigatori. Anche questa volta il contratto è di tre mesi.

Ad aprile, considerando che “il servizio di sanificazione non si può interrompere per evitare la diffusione del virus” in considerazione “dei numerosi contagi” e che “le procedure per la nuova gara non erano state completate”, Asrem continua a pagare fior di quattrini alla I.T.S.: all’impresa vengono liquidati altri 703mila euro per le operazioni di sanificazione effettuate in quindici giorni, dal 14 al 31 gennaio 2021, quindi a copertura di un breve lasso temporale rispetto ai tre mesi previsti. A prevedere la corresponsione delle somme è una determina (la numero 13) del 16 aprile 2021, ossia l’anno in cui iniziano le indagini. In calce al provvedimento c’è la firma di uno dei dirigenti Asrem rinviati a giudizio.

Nel corso del 2021  gli uomini della Digos sono stati visti diverse volte negli uffici dell’Asrem per acquisire  documentazione inerente l’indagine. Così è partita l’attività investigativa coordinata dalla Procura ipotizzando a conclusione delle indagini il reato di turbativa d’asta in concorso per i quattro imputati .

L’inchiesta potrebbe avere un secondo filone: anche la magistratura contabile farà luce sull’affidamento del servizio per la sanificazione. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Angelo Primiani ha depositato un esposto alla Corte dei Conti dopo aver rilevato una serie di anomalie emerse, a suo dire, dopo l’esame della documentazione ottenuta in seguito ad una richiesta di accesso agli atti. L’esponente pentastellato ha chiesto accertamenti per verificare le possibili responsabilità per danno erariale alle casse pubbliche.