Smottamento in via Belpulsi, “rischi per pubblica incolumità”: per lavori urgenti prelievo dal Fondo di riserva

Sono necessari quasi 19mila euro per “l’urgente messa in sicurezza” dell’area comunale che si trova in via Belpulsi e interessata da uno smottamento. E’ stato il personale del Servizio di Protezione civile del Comune di Campobasso a segnalare e accertare con un apposito sopralluogo il pericolo legato al movimento della terra nella zona che si trova tra via Conte Rosso e via Papa Giovanni XXIII, tra grandi palazzi e belle villette residenziali.

Per la messa in sicurezza dell’area comunale che si trova a ridosso di una proprietà privata la Giunta comunale, con la delibera numero 20 del 26 gennaio, ha autorizzato il prelievo dei soldi necessari ad effettuare l’intervento dal Fondo di riserva. I lavori sono considerati urgenti dal momento che siamo in inverno, è nevicato (un sottile strato di coltre bianca ricopre l’area) e altri eventi meteorologici simili (piogge comprese) potrebbero peggiorare la situazione considerando il clima rigido che contraddistingue il capoluogo.

I lavori ci saranno quindi a stretto giro per “evitare qualsiasi danno a persone o cose sia per la proprietà privata che per i fruitori della strada comunale”: via Belpulsi, come si legge nel provvedimento, “è trafficata sia dai residenti che da mezzi d’opera pesanti” in quanto ci sono “alcuni lotti in edificazione”.

L’amministrazione Gravina dunque ha deciso di utilizzare 10mila euro stanziati nel capitolo di bilancio ‘Protezione civile – Interventi per la pubblica incolumità’ e di integrare questa somma con altri 8.700 euro attingendo dal Fondo di riserva. “Il mancato intervento – si legge sempre nella delibera – soprattutto in vista della stagione invernale potrebbe causare danni alla pubblica incolumità oltre che alla viabilità urbana, per cui risulta necessario l’urgente procedere all’esecuzione dei lavori”.

Non ci sarebbero connessioni, spiegano dal Municipio, con il cantiere aperto quindici anni fa e mai avviato dalla ditta Di Biase. L’impresa avrebbe dovuto costruire alcuni edifici ma non ha proceduto in tal senso, nonostante abbia installato una grossa gru. L’enorme macchinario di sollevamento è fermo da tempo e la sua presenza – come vi abbiamo raccontato – non lascia dormire sonni tranquilli ai residenti.