Settore auto in trasformazione

Piano industriale Stellantis e futuro Termoli, convocato vertice al Ministero

Il Ministero delle imprese fissa al 14 febbraio il tavolo tecnico per fare il punto su Stellantis: fra i temi la Fiat di Termoli alle prese con gli esuberi in vista della Gigafactory

Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha convocato per il prossimo 14 febbraio il tavolo di confronto con Stellantis sul piano industriale del gruppo automobilistico di cui fa parte anche la Fiat di Termoli. Proprio su Termoli e sul futuro che si prospetta con la realizzazione della Gigafactory verranno chiesti chiarimenti durante il tavolo che si terrà fra poche settimane. Lo ha reso noto all’ufficio stampa della Uilm che ha commentato con soddisfazione la convocazione.

Chiederemo un aggiornamento su tutti i siti, a partire da Termoli e Cento dove sono in corso delicati processi di riconversione e di riorganizzazione, nonché un focus specifico su Teksid, che necessita di una nuova missione produttiva a causa del processo di elettrificazione” afferma Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, al termine della sessione di trattativa svoltasi ieri e oggi a Torino.

“Il piano industriale di Stellantis – spiega Ficco – procede con l’assegnazione di nuovi modelli, ma è necessario fare il punto della situazione perché il percorso di elettrificazione purtroppo determina di per sé esuberi diffusi, cessazioni di attività e quindi necessità di riconversioni industriali. Piani di riconversione o di riorganizzazione complessi e delicati sono già in corso a Termoli e Cento, dove si producono motori diesel, mentre manca ancora un piano di salvaguardia per altre realtà colpite dal processo di elettrificazione. Urgente è senz’altro la necessità di immaginare una nuova missione produttiva per la Teksid di Torino. Al contempo chiederemo al Governo di assumere iniziative valide per sostenere il settore.

Nel frattempo – aggiunge Ficco – procede la discussione sul rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro, non senza difficoltà ma certamente con volontà costruttiva. Stiamo in questa fase confrontandoci sui temi che hanno discipline differenziate con le varie imprese firmatarie del CCSL, quali il lavoro agile, l’inquadramento e l’organizzazione del lavoro. Difficoltà naturalmente ce ne sono, ma abbiamo già fissato ulteriori incontri a fine gennaio e a inizio febbraio con la speranza di arrivare a un buon rinnovo”.

Agli annunci sulla realizzazione della Gigafactory era seguito un cronoprogramma generale diffuso dall’azienda ma mancano i dettagli sul piano industriale e sull’occupazione che verrà generata dalla fabbrica di batterie per auto elettriche.

Anche per questo va avanti il piano di dimissioni volontarie retribuite che ha portato a lasciare la Fiat di Termoli circa 300 dipendenti in tre anni.

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