Passione di vita

Mille costumi e gioielli tradizionali: la collezione Scasserra “bene culturale” per il Ministero

Antonio Scasserra colleziona e studia dal 1992 i costumi della tradizione contadina molisana: “Una passione che porterò avanti finché avrò vita”. Presto sarà realizzato un museo privato a Campobasso.

Una raccolta che non ha eguali in Italia. E non è una esagerazione. La “collezione Scasserra” ottiene il marchio di qualità dal Ministero della Cultura che dichiara il patrimonio di Antonio Scasserra ‘Bene culturale’. “Non posso negare che sono molto emozionato nel ricevere questo riconoscimento – ammette il diretto interessato che ha ricevuto una benemerenza anche dalla presidenza del Consiglio regionale del Molise –. Questo non è merito mio perché i costumi esistevano già. Io li ho raccolti, studiati e ridati al popolo molisano. E lo farò finché vivrò”.

Circa mille tra costumi, manufatti, ori tradizionali che affondano le proprie radici nella cultura contadina. Trent’anni di lavoro assiduo: “Sin da piccolo ho avuto questa passione, sono nato a Roccamandolfi e quando ero bambino ricordo che una ventina di persone anziane indossava ancora i costumi tradizionali”.

Parole che trasudano passione: “Per me è una missione, salvare il salvabile, visto che quando una donna moriva portava nella tomba i saperi legati all’oggettistica del costume che ha significati particolari e unici, dagli orecchini ai lacci d’oro portafortuna, dai merletti agli spilloni, spesso rarissimi e per questo hanno ottenuto questo riconoscimento. Anticamente la donna era sottomessa e per lei parlavano i costumi”.

Collezione Scasserra bene culturale

Il Decreto di dichiarazione dell’interesse culturale riconosce che la raccolta di costumi tradizionali molisani, gioielli e oggetti di oreficeria “costituisce un complesso organico e irripetibile di particolare ricchezza e varietà, un unicum, sia per l’unicità degli elementi che la compongono, raccolti con rigore filologico, che per la loro coerenza cronologica e territoriale”.

Parole che inorgogliscono Antonio Scasserra, il quale racconta di aver indossato il costumo tradizionale di Roccamandolfi al proprio matrimonio: “Ho sposato mia moglie nel 2012 con un matrimonio proprio della civiltà contadina, non solo noi sposi avevamo i costumi tradizionali ma anche i duecento invitati provenienti da ogni parte del Molise. E con la nascita del primo figlio maschio abbiamo voluto fare la stessa cosa”.

Si parla di costumi e gioielli risalenti al 1700, e poi 1800 e prima metà del 1900: “Il costume nel Molise ha la sua massima espressione tra la fine del 1700 e poi cade in declino dopo la Seconda guerra mondiale”.

Collezione Scasserra bene culturale

Dora Catalano, direttrice Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Molise, spiega che “con questo atto lo Stato riconosce il carattere di eccezionalità per questa collezione, importante per il Molise e l’Italia intera. Antonio Scasserra ha condotto un grande lavoro in trent’anni riuscendo a mettere insieme la più importante collezione italiana di costumi, manufatti tradizionali della cultura popolare, gioielli e oreficeria”.

E ora la seconda fase, quella che forse si annuncia ancora più impegnativa e affascinante: la realizzazione di un museo privato a Campobasso. “Dopo questo atto di riconoscimento – prosegue Catalano – siamo disponibili come Ministero ad accompagnare Scasserra nel percorso futuro della realizzazione di un museo privato, le cui attività future saranno condivise attraverso un tavolo tecnico”.

commenta