Sanità nel baratro

Mense ospedali affidate agli esterni, insorge Greco e il M5S diffida tutti

Sanità molisana ancora al centro dello scontro politico. Sotto il tiro del M5S questa volta il bando di ristorazione dell’Asrem negli ospedali regionali. “Le mense degli ospedali molisani sono state gestite per anni contravvenendo, spesso, a ogni regola sugli appalti pubblici – scrive in una nota il consigliere regionale Andrea Greco – con contratti prorogati per decenni senza gare d’appalto. Una circostanza che abbiamo denunciato in ogni sede inclusa l’Autorità Anticorruzione, che successivamente ci ha dato ragione sulla gestione fuori controllo di interi comparti”.

E ripercorre le tappe a partire dal 2019 quando l’Asrem chiese alla Regione di bandire una gara che non venne “mai portata a termine”. Poi il cambio del direttore generale e Asrem che dopo 3 anni revoca il provvedimento (n.307/2019). “Così arriviamo a fine 2022, quando il 23 dicembre l’Azienda sanitaria raggiunge un accordo con l’Agenzia regionale di informatica e committenza dell’Abruzzo (Aric). In sintesi, alla vigilia di Natale, sulla Gazzetta ufficiale viene pubblicato un bando che ha come oggetto l’affidamento del servizio di ristorazione  – spiega Greco – per le aziende sanitarie di Abruzzo e Molise. Un fiume di denaro che supera i 102 milioni di euro, suddiviso in cinque lotti, di cui uno riservato appunto all’Azienda sanitaria molisana, per un totale di 16.692.687,39 euro”.

Dal documento, il Movimento cinque stelle spiega che emerge, per esempio, che per l’ospedale ‘Caracciolo’ di Agnone non è previsto alcun investimento per la sostituzione delle attrezzature, ma soprattutto che il servizio sarà esternalizzato. “Nonostante l’attuale pianta organica preveda personale assunto a tempo indeterminato – continua Greco – che sta già svolgendo quel servizio e potrebbe continuare a farlo. In sostanza, malgrado la presenza di cuochi dalla collaudata esperienza e professionalità, la mensa sarà affidata in appalto al di fuori dell’ospedale con un dispendio di fondi che appare del tutto ingiustificato”.

A questo punto, considerate le tempistiche del bando soggette all’impugnazione (non risulta decorso il termine di 30 giorni dalla pubblicazione) il M5S ritiene che sarebbe opportuno compiere le doverose valutazioni di carattere tecnico-economiche “al fine di rettificare l’appalto per perseguire i principi di buon andamento ed efficienza, nonché evitare un potenziale spreco di risorse”.

Ma Andrea Geco va oltre e dice che “sui siti istituzionali della Regione Molise non vi è traccia del bando, consultabile invece su un portale del Lazio. Per queste ragioni, abbiamo inoltrato una diffida formale al commissario ad acta e presidente di Regione, Donato Toma, al direttore generale di Asrem, Oreste Florenzano, all’Anac e, per conoscenza, al sindaco di Agnone, Daniele Saia. A Toma e Florenzano abbiamo chiesto di fare quanto dovuto per l’annullamento del bando in autotutela o la revoca degli atti, almeno nella parte che comporterebbe costi aggiuntivi. Trovo incomprensibile affidare all’esterno un servizio che può essere svolto da lavoratori già assunti. E lo stesso discorso dovrebbe valere per tutti gli ospedali”.

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