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Il film “Le Pupille” candidato all’Oscar è ispirato ai Misteri di Campobasso. La regista Alice Rohrwacher: “Affascinata dagli Ingegni”

Il cortometraggio "Le Pupille" è in corsa per gli Oscar di Los Angeles. La regista toscana racconta di aver preso spunto dalla processione di Campobasso mentre lavorava al film: “Sono molto legata al Molise, rimasi affascinata dai paesi dell’entroterra e avevo visto il bellissimo Museo dei Misteri. Ci sarebbe piaciuto usare l'originale ma non è stato possibile averla in prestito".

Gli angeli sospesi nel vuoto coi vestiti ampi per coprire la seduta a cui sono saldamente ancorati. Le coroncine sulla testa, le ali dietro la schiena. E poi le mani giunte in preghiera, il velo azzurro della Madonna e quella scritta, inequivocabile, nel cuore cinto di rose rosse: JHS, il nome di Gesù.

Chi ha già visto il cortometraggio di Alice Rohrwacher, sorella della nota attrice Alba Rohrwacher, avrà notato la similitudine estetica di alcune scene con i Misteri di Campobasso. Davvero gli Ingegni di Paolo Saverio Di Zinno, portati in processione durante la sfilata di Corpus Domini, hanno ispirato la regista toscana il cui cortometraggio è candidato all’Oscar?

“Sì, la natività è ispirata ai Misteri” conferma direttamente Alice, che ha riportato la citazione nei titoli di coda tra i ringraziamenti. “Siamo stati al museo di Campobasso, abbiamo visto le macchine che avremmo voluto utilizzare. Ci sarebbe piaciuto usare l’originale ma non è stato possibile averla in prestito. Così ne abbiamo ricostruita una”.

alice rohrwacher

Alice Rohrwacher, raggiunta tramite il direttore di MoliseCinema Federico Pommier,  racconta a Primonumero come è andata la storia, a pochi giorni dalla candidatura agli Oscar del suo corto Le Pupille. Trentotto minuti di film già applaudito al Festival di Cannes e ora nella cinquina di pellicole in corsa per la statuetta (nella categoria Best live action short) la cui premiazione ci sarà il 12 marzo prossimo a Los Angeles.

La storia è ambientata in un collegio guidato da suore e popolato di orfanelle in tempo di guerra. Un giorno una donna devota porta lì una torta che secondo la madre superiora (interpretata dalla formidabile Alba Rohrwacher) le bambine buone dovrebbero donare ai bisognosi. Chi la mangerà? Le bimbe ‘buone’ o quelle ‘cattive’?

E’ il 25 dicembre quando le orfane mettono in scena la nascita di Gesù Bambino sul Mistero ricostruito del Sacro Cuore, il tredicesimo e ultimo Ingegno che chiude la sfilata di Campobasso. E che oggi scopriamo essere particolarmente apprezzata da Alice Rohrwacher: “Sono molto legata al Molise che nel 2003 ho attraversato a piedi accompagnando il Circo Soluna (un gruppo di artisti circensi che viaggia in carovana, ndr) durante le riprese del mio primo documentario Un piccolo spettacolo (in co-regia con Pierpaolo Giarolo). Ero rimasta affascinata dai paesi dell’entroterra – racconta – e avevo visto il bellissimo Museo dei Misteri di Campobasso. Le macchine mi sono tornate in mente mentre lavoravamo a Le Pupille e abbiamo contattato il Museo per avere informazioni e dettagli, in modo da ricostruirne una ispirata a quella tradizione. Naturalmente non si trattava di una macchina in movimento, come nella bellissima processione di Campobasso, ma di un quadro vivente, una macchina fissa in cui le bambine vestite da angeli potessero assistere alla natività”.

Parte della troupe si è messa in marcia verso Campobasso per studiare gli Ingegni: “Le scenografe Emita Frigato e Rachele Meliadò – riferisce ancora la regista – sono andate a vedere il Museo dei Misteri e hanno disegnato la macchina, mentre la costumista Loredana Buscemi ha cercato negli archivi le immagini degli angeli di Campobasso come ispirazione per disegnare i costumi delle bambine. La tradizione italiana ha accompagnato la nostra ricerca per creare qualcosa di inventato ma con radici antiche e popolari”.

Le pupille

Effettivamente che una ricerca tra vecchie immagini della processione ci sia stata è evidente nel cortometraggio. Le piccole orfane nella scena della natività sono angeli tristi, con tinte cupe addosso, che ricordano più le nostre nonne da bambine nelle foto in bianco e nero, che non gli angioletti moderni. Quelli con la messa in piega e i boccoli fatti dal parrucchiere che sfilano oggi per la città, indossando il loro sorriso migliore, reso ancora più scintillante dal lucidalabbra di mamma.

La protagonista del cortometraggio è Alba Rohrwachr “senza dubbio una delle più brave attrici italiane a cui noi di Molise cinema – racconta il critico cinematografico Federico Pommier Vincelli – a lei abbiamo dedicato il nostro libro annuale nel 2019, un volume (molto bello, ndr) che ha ripercorso la sua carriera e in cui si parla anche del rapporto con la sorella Alice”.

libro alba rohrwacher

Oltre a Le Pupille c’è un altro film in cui ci sono le immagini dei Misteri. E lo ricorda proprio la regista Alice Rohrwacher: “L’ho visto recentemente è di rara bellezza ed è il documentario di archivio Lascia stare i santi di Gianfranco Pannone, di cui consiglio la visione”.

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