Sanità & ricorsi

Guerra Regione-privati della sanità, i giudici del Tar trovano un compromesso

Pubblicata intorno alle 13 l'ordinanza dei giudici amministrativi che hanno deciso sui ricorsi presentati da Gemelli, Neuromed e Villa Maria confermando "le misure cautelari disposte col decreto del Presidente del Tribunale il 7 dicembre con effetti fino al 31 dicembre 2022". La Regione dunque dovrà pagare le prestazioni erogate nell'ultimo bimestre dell'anno passato. Il Tar richiama anche alla necessità di sottoscrivere per il 2023 il nuovo contratto come "inderogabilmente prescritto" dalla legge ma prima bisogna firmare l'accordo relativo al 2022

Dopo quasi 48 ore di spasmodica attesa i giudici del Tribunale amministrativo regionale trovano una sorta di compromesso nelle ordinanze sui ricorsi presentati dai principali operatori privati della sanità molisana, Gemelli, Neuromed e Villa Maria. Il collegio giudicante presieduto da Nicola Gaviano e composto dai magistrati Massimiliano Scalise e Francesco Avino ha deciso di confermare “le misure cautelari disposte col decreto del presidente del tribunale il 7 dicembre 2022 numero 143 con effetti fino al 31 dicembre 2022”. In pratica, la Regione dovrà pagare alle strutture private solo alcune prestazioni assicurate fino alla fine del 2022: parliamo delle cure salvavita, dei ricoveri con classe di priorità a o superiore, dell’assistenza ai pazienti in terapia intensiva o che hanno avuto un ricovero post operatorio. Ossia le cure oggetto del provvedimento con cui il Tar del Molise poco più di un mese fa è intervenuto nella querelle tra le cliniche private e la struttura commissariale guidata da Donato Toma. Quest’ultimo aveva firmato un provvedimento (il decreto 35) con cui ha fissato i tetti di spesa per l’acquisto delle prestazioni dagli operatori convenzionati e scatenato la reazione dei privati che negli ultimi due mesi dell’anno appena concluso hanno dovuto dimettere i pazienti molisani perchè non avrebbero ricevuto i relativi rimborsi.

Il decreto 35 è stato dunque impugnato e due giorni fa – l’11 gennaio – nel Tribunale di via San Giovanni si è svolta l’udienza alla presenza dell’Avvocatura dello Stato (che ha rappresentato l’Ente regionale) e dei legali che difendono le strutture: gli avvocati Salvatore Di Pardo, Fabio Verile, Lucrezia Vaccarella. In quell’occasione lo stesso presidente Nicola Gaviano ha invitato a superare il contezioso per garantire le cure ai molisani secondo il diritto alla salute previsto dalla Costituzione. E oggi quell’auspicio è contenuto nelle ordinanze con cui si cerca di porre fine alla ‘guerra’.

Avvocato Salvatore Di Pardo (Neuromed) e Avvocato del Gemelli Fabio Verile

Secondo i giudici amministrativi, la Regione Molise dovrà riconoscere i rimborsi per le prestazioni sanitarie erogate dagli operatori privati accreditati con il servizio sanitario regionale anche per i mesi di novembre e dicembre 2022, ossia quando queste prestazioni erano state interrotte per l’esaurimento del budget corrisposto dall’ente di via Genova.

Al tempo stesso nell’ordinanza il Tar pone l’accento sulla “imprescindibile necessità di coordinare gli interessi degli operatori privati con la primaria esigenza del contenimento della spesa pubblica, vieppiù in una Regione soggetta al piano di rientro nel settore sanitario”.

Il pronunciamento del Tribunale amministrativo non chiude la ‘partita’ ma allarga l’orizzonte temporale fissando l’udienza di merito al 2024. Regione Molise e privati convenzionati dovranno nel frattempo sottoscrivere il contratto per il 2023, un passaggio fondamentale per consentire ai molisani di potersi continuare a curare al Gemelli, al Neuromed o nelle altre cliniche più piccole come Villa Maria. “La sottoscrizione di un accordo contrattuale con la Regione per l’acquisto delle prestazioni sanitarie è inderogabilmente prescritta in termini generali dall’art. 8-quinquies del decreto legislativo n. 502/1992”, rilevano i giudici.

Attualmente i privati sono in attesa della proposta da parte della Regione Molise. Ma senza la firma dei contratti sul budget relativi del 2022 non si potrà procedere alla stipula dei nuovi. E questa è un’altra ombra sull’orizzonte della sanità molisana. Ad ogni modo gli avvocati che difendono il Gemelli Molise hanno espresso soddisfazione per l’esito del giudizio al Tar Molise.

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