Città sotto shock

Mercoledì l’ultimo saluto a Cristiano Paparella, 35 anni. E adesso “il cielo è sempre più blu”

Saranno celebrate alle 10.30 nella chiesa di Santa Croce a Trivento le esequie del giovane 35 anni trovato morto nel cortile del suo palazzo. Terminate le formalità di rito da parte dei carabinieri, la procura ha disposto la restituzione della salma

Domani alle 10.30 nella chiesa di Santa Croce a Trivento, tutti, i familiari, gli amici, anche chi lo aveva soltanto conosciuto per un caffè o ascoltandolo cantare, si ritroveranno per salutare l’ultima volta Cristiano Paparella. Sono stati fissati i funerali del giovane di 35 anni trovato senza vita nel cortile della palazzina dove abitava in via Monforte a Campobasso. I carabinieri hanno terminato gli accertamenti di rito chiesti dalla Procura e l’autorità giudiziaria ha disposto in queste ore la restituzione della salma.

La camera ardente è stata allestita presso l’obitorio dell’ospedale Cardarelli di Campobasso dove da ieri c’è un andirivieni di persone che Cristiano lo avevano incontrato nella propria vita e che a Cristiano volevano bene. Inconsolabili, increduli, scossi da una tragedia che non trova risposte, e nè, forse, mai le troverà.

Resteranno immortali, invece, i ricordi che Cristiano ha lasciato in ogni amico, in ogni affetto, in ogni collega o conoscente. Immortale resterà la sua musica e la sua voce che cantava Rino Gaetano e che facendolo riusciva, anche lui, a fermare il tempo. Quei brani che sentiva “suoi“, al di là dell’esibizione. Quella musica, che era parte di lui, e che per questo esprimeva con la profondità di chi “soltanto un animo come il suo può fare”, dice chi lo amava. E allora quella consolazione, difficile, la suggerisce forse, proprio Rino Gaetano che lascia immaginare “un cielo sempre più blu”.  Lo è adesso, con Cristiano.