È a Campomarino Lido la situazione più critica per il micidiale connubio di esondazioni e della più importante mareggiata degli ultimi 10 anni, come racconta un balneare iscritto alla Cna che a nome anche dei colleghi, titolari di stabilimenti al lido di Campomarino, annuncia le prime diffide all’ente Regione per la competenza demaniale della costa Sud del Molise e riferisce di aver già chiesto un incontro urgente con il sindaco Pierdonato Silvestri per affrontare i danni dopo la tempesta della notte e della prima parte della giornata, che ha sommerso strade e lidi a Campomarino.
“È una situazione indegna che si verifica ogni 10, 15 anni. Lo sanno tutti che servono lavori di mitigazione e di protezione ma qui gli interventi non si fanno per necessità bensì per conoscenza ed è una cosa inaccettabile, che puntualmente crea questo problema ed è un danno economico grave” riferisce Renato del Lido Mambo, uno dei più colpiti perché posto sul perimetro più esterno, l’area più vulnerabile dove l’acqua del mare spinta dalla forza del vento che ha superato i 100 km orari e ha letteralmente sommerso le strutture dello stabilimento balneare.
L’acqua è arrivata dentro i giardini delle case, quasi tutte vuote in questo periodo dell’anno, e ha creato accumuli profondi anche mezzo metro in alcuni tratti, dove la viabilità è impossibile malgrado la pioggia sia cessata. L’esondazione dei torrenti ha inoltre causato allagamenti sui terreni coltivati nella zona tra il Nucleo industriale di Termoli e la statale 87.
In modo particolare i terreni antistanti l’azienda agricola Desiderio, che lamenta una delle peggiori situazioni, sono stati completamente allagati. Il fiume Biferno è in piena ed è sorvegliato speciale, così come la diga di Ponte Liscione che però non risulta in stato di allerta. Dall’invaso viene rilasciata la quantità di acqua normalmente prevista dopo l’ondata di piena del Biferno.
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