A pochi mesi delle elezioni

Centrodestra a pezzi sulla sanità: il gruppo Patriciello chiede dimissioni di Toma e del vice Papa

L'ultimo atto contro le cliniche private riaccende le liti all'interno della maggioranza che fra pochi mesi, alle elezioni regionali, cercherà di riconfermare il governo della Regione Molise. Ma la frattura tra i patriciellani e la parte che sostiene il governatore è ormai insanabile, il consigliere regionale Gianluca Cefaratti accusa: "Altro che parere del Ministero: sulla radioterapia Toma avrebbe dovuto trovare una soluzione, vada a casa"

“Chiediamo le dimissioni immediate del commissario ad acta Donato Toma e del sub commissario Giacomo Papa”. La richiesta non arriva dall’opposizione, ma dalla parte del centrodestra che fa riferimento all’europarlamentare di Forza Italia Aldo Patriciello: torna alla carica il consigliere regionale Gianluca Cefaratti, unico superstite a Palazzo D’Aimmo del gruppo ‘Orgoglio Molise’ (che ha invece abbandonato l’assessore Vincenzo Cotugno), ossia la lista creata nel 2018 per le Regionali dal politico venafrano. Sulla sanità, e in particolare sull’ultimo decreto del governatore-commissario Toma sulla radioterapia, si consuma l’ennesimo atto di uno scontro fratricida che rende sempre più incerti equilibri ed alleanze nella coalizione che alle elezioni della prossima primavera intende riconfermarsi alla guida della Regione.

Cefaratti, che qualche mese fa era pronto a presentare la sfiducia assieme ai colleghi Michele Iorio, Salvatore Micone e Aida Romagnuolo, ora ‘sbugiarda’ Toma che ieri in Consiglio regionale ha dichiarato di aver ricevuto un parere dal Ministero della Salute sulla base del quale ha deciso che le prestazioni per la radioterapia devono essere prescritte ai pazienti molisani non più dal Gemelli Molise, ma dall’ospedale Cardarelli. In pratica l’ennesimo ‘sgambetto’ nei confronti della clinica privata.

Radioterapia, prescrizioni spettano al Cardarelli. Toma: “Gemelli non può farle. Lo ha chiarito il Ministero”

 

“Bisogna fare alcune precisazioni sulle dichiarazioni del commissario Toma”, sottolinea Gianluca Cefaratti riferendosi al decreto numero 1 del 20 gennaio scorso, “Linee guida per l’erogazione delle prestazioni di radioterapia da parte delle strutture contrattualizzate. Approvazione”. Davanti al Consiglio regionale il presidente-commissario ha affermato di aver “chiesto un parere e il Ministero della Salute ha
chiarito che le strutture private che non sono policlinici universitari o IRCCS non possono prescrivere prestazioni. Per questo motivo il Gemelli Molise non può fare prescrizioni su ricettario, nello specifico per la radioterapia”. “Non è un’iniziativa commissariale ma un dovere che deriva, come detto, dal parere del Ministero della Salute”, ha concluso Toma probabilmente per ‘ripararsi’ dalla grandinata di critiche e accuse che di lì a poco gli sarebbero piovute addosso.

Gianluca Cefaratti

Michele Iorio, pezzo da novanta del centrodestra, ha considerato “ingiustificato” il provvedimento subito dopo la fine del Consiglio regionale. Non è da meno Gianluca Cefaratti: “A leggere il parere espresso dal Ministero in data 22 dicembre 2022, al contrario, emerge una verità diametralmente opposta; facendo riferimento ad un parere reso dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari del 28 ottobre 2022 che ha segnalato “le soluzioni già adottate nelle Regioni Lombardia e Veneto, le quali hanno esteso, eccezionalmente e limitatamente ad alcune prestazioni, l’abilitazione all’utilizzo dei ricettari in questione ai medici delle strutture private accreditate e a contratto con il SSR ovvero degli ospedali religiosi classificati, per specifici percorsi diagnostico-terapeutici e, in conclusione, è stata rappresentata la possibilità, da parte della struttura commissariale della Regione Molise, di valutare l’opportunità di autorizzare i medici del Gemelli Molise S.p.A., atteso che è l’unico istituto sul territorio regionale accreditato ad erogare trattamenti di radioterapia”.

Parere Ministero sul Gemelli Radioterapia

Pertanto, al contrario di quanto pubblicamente affermato, la struttura commissariale ha la possibilità di fornire la sua autorizzazione al Gemelli Molise”. Quindi, per Cefaratti, “c’è poco da interpretare, il parere espresso dal Ministero è chiarissimo. Si tratta esclusivamente di mancanza di volontà (politica) da parte della struttura commissariale di seguirne le indicazioni”.

L’ultimo decreto di Toma è dunque considerato l’ennesimo ‘schiaffo’ ai privati con cui si è aperta una lunga scia di contenziosi davanti ai giudici amministrativi. L’esponente di Orgoglio Molise è molto critico: “Il commissario, piuttosto che occuparsi esclusivamente della questione legata ai privati convenzionati, avrebbe dovuto trovare soluzioni per ridurre la cosiddetta “mobilità passiva”, che in questi ultimi anni ha gravato per circa 80 milioni di euro sul bilancio regionale. Non si comprende, inoltre, per quale motivo le stesse strutture private convenzionate, sono ancora in attesa di ricevere i pagamenti corrispondenti al bimestre settembre-ottobre 2022, ampiamente scaduti, oltre che ulteriori e fondamentali risorse per le stesse, relative agli anni precedenti”.

La richiesta di dimissioni scava un solco più profondo nella frattura nata all’interno del centrodestra. C’è un pezzo della coalizione che non sosterrà mai la ricandidatura di Donato Toma alla Presidenza della Regione. E nella scelta del futuro governatore non sarà facile nemmeno per i leader nazionali dei partiti uscire da questo pantano.

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