Debito, personale, extrabudget

Caos sanità, gli ispettori ministeriali hanno avviato le verifiche sui conti e sui problemi del Molise

Alla visita del 18 gennaio scorso seguiranno altre ispezioni già la prossima settimana per controlli su debito, carenza di organico e rapporti tra struttura commissariale e cliniche private. La Uilm avverte: "Non siano i lavoratori a pagare, le scelte adottate non sono state prese da loro"

Sono tornati gli ispettori dei ministeri della Salute e della Finanze per la verifica sulla situazione della sanità in Molise. Alla prima visita del 18 gennaio scorso, quando una decina di funzionari hanno incontrato Donato Toma e i vertici della direzione Salute, seguiranno – probabilmente già la prossima settimana, come riferiscono alcune fonti – le ispezioni tecniche presso ospedali e presidi sanitari, uffici amministrativi e cliniche private. Il commissario ad acta e governatore ha fatto sapere di “sentirsi tranquillo”, in considerazione che era stata proprio la struttura del commissario  a chiedere di verificare la regolarità del limite ai tetti degli extrabudget per le prestazioni exraregionali che forniscono le strutture di eccellenza del territorio e sui quali è in corso una sorta di guerra che ha, come effetto collaterale principale, il ritardo e la difficoltà nella erogazione delle prestazioni non indifferibili.

Ma non è solo questo l’oggetto del controllo da pare della task force di Roma, che deve verificare problematiche stringenti come debito, carenza di personale, contratti che regolano i rapporti tra il pubblico e il privato convenzionato alla luce del piano di rientro.

Tecla Boccardo, segretaria regionale della Uil, avverte: “Speriamo che a fare le spese di questa situazione, ormai sull’orlo del tracollo, non siano i lavoratori”.

Tecla Boccardo

“Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori rispetto a queste ispezioni sapendo che hanno sempre lavorato con spirito di abnegazione, cercato di rispondere alle necessità del sistema, mostrando capacità lavorative volte a garantire i servizi essenziali, nonostante sottorganico e attuando scelte delle quali loro non sono gli autori – si legge nella nota UilM – Su questo, ricordiamo le centinaia di giovani precari che hanno lavorato insieme a loro, altrettanto competenti, professionalmente preparati e formati, mandati a casa e che alcuni, buon per loro, ora rivestono ruoli anche prestigiosi in altre realtà fuori regione. Invece che dedicarsi a un sistema di controspionaggio e giochi di ruolo, si battano i pugni per assumere personale sanitario amministrativo e si stabilizzino i tanti precari che pur avendo i requisiti sono stati cacciati. Si proceda piuttosto alla valorizzazione del personale e non alla denigrazione dei dipendenti a tempo determinato e indeterminato. Auspichiamo, ancora una volta, in un cambio di passo rispetto alla gestione sanitaria e alle corrette relazioni con tutti gli interlocutori”.

 

Intanto il 25 gennaio ci sarà la conferenza dei sindaci ai quali Toma h chiesto di valutare l’operato del direttore generale Oreste Florenzano. Una richiesta finalizzata a decidere la riconferma o meno del vertice dell’azienda sanitaria. Altra questione ancora sospesa riguarda il conflitto segnalato da Anac dietro il ruolo del sub commissario Giacomo Papa. Ieri sera a Roma, nel Consiglio dei Ministri, Papa non è stato revocato a differenza delle indiscrezioni circolate e anche pubblicate da qualche giornale in maniera frettolosa. Poi il tiro è stato corretto, ma non significa che nei prossimi giorni non si possa procedere a una decisione in questa direzione. Di ufficiale però al momento non c’è nulla.

Autorità Anticorruzione, conflitto di interesse per il sub commissario alla sanità del Molise

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