Regionali 2023/2

Candidato presidente per il centrosinistra: Greco, Facciolla, Fanelli, Gravina o Iannacone?sondaggio

Dopo quelli del centrodestra, ecco alcuni papabili a guidare la coalizione progressista: Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli, Roberto Gravina, Andrea Greco e Domenico Iannacone

L’intesa non è ancora ufficiale ma le fondamenta ci sono: solo un evento imprevedibile o un ripensamento di uno dei maggiori protagonisti potrebbe far saltare la nascente coalizione progressista in vista delle elezioni regionali molisane 2023. Di questi tempi, considerando l’indole tafazziana di molti partiti tendenti a sinistra, è una notizia non da poco.

Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, Sinistra-Verdi, Molise Domani, persino i redivivi Socialisti. Sono queste attualmente le maggiori formazioni che stanno dialogando già da qualche mese per costruire un programma comune capace di convincere i molisani a dar loro fiducia e piazzare il colpo gobbo nei confronti del centrodestra reduce dal bottino pieno delle elezioni Politiche. Estromesso, un po’ per posizioni divergenti, un po’ per vocazione propria, il cosiddetto Terzo Polo che in Italia fa riferimento a Renzi e Calenda e che in Molise vuole essere l’ago della bilancia.

Ma oltre al programma, le formazioni progressiste devono trovare l’accordo sul nome del candidato presidente. Ed è proprio su questo punto che esiste il rischio rottura. Vuoi perché sia M5S che Pd hanno rivendicato in passato il diritto a esprimere il nome, vuoi perché i galli nel pollaio potrebbero essere troppi.

collage candidati centrosinistra

La rassegna di nomi parte con colui che cinque anni fa rischiò davvero di diventare presidente, quell’Andrea Greco che si è ritagliato fin dall’inizio della consiliatura regionale il ruolo di antagonista di Toma. Battuto contro i pronostici dall’armata di centrodestra nel 2018, ha guidato il M5S a Palazzo D’Aimmo in un lustro che ha visto il Movimento allearsi in Parlamento con chicchessia per poi rivendicare la propria autonomia. Diversamente da altre latitudini, in Molise il Movimento Cinque Stelle ha retto compatto e gli elettori hanno già mostrato di riporre ancora fiducia nei seguaci di Giuseppe Conte. Per questo Greco potrebbe volere un altro giro sulla giostra.

Ma come lui, anche nel Pd c’è chi rivendica un posto da primo della classe. Le ambizioni di Vittorino Facciolla non sono nuove, anche se da tempo sembra aver scelto un profilo più basso. Il segretario dem resta il preferito di una corposa fetta del Pd regionale – specie in Basso Molise – e potrebbe chiedere alla segreteria nazionale uscente la chance per la scalata all’ultimo gradino della politica regionale, dopo i cinque anni di vice Frattura fra il 2013 e il 2018. Non è un mistero però che il suo nome sia indigesto tanto ai grillini quanto a una minoranza non proprio esigua dello stesso Pd.

Fra i dem poi l’altro nome resta quello di Micaela Fanelli. La capogruppo dem in Consiglio regionale non ha mai nascosto la volontà di diventare la prima donna presidente della Regione Molise e il suo nome potrebbe essere molto meno indigesto di altri per l’elettorato più moderato poco convinto dalla coalizione di centrodestra. Prima fra tutti in Molise, Fanelli si è ‘intestata’ il sostegno al candidato segretario Stefano Bonaccini, che da molti è considerato il probabile prossimo leader del Pd. Le Primarie del partito potrebbero però arrivare troppo tardi rispetto alla scelta del candidato presidente molisano.

Ma se c’è in Molise un personaggio politico che piace agli elettori del Pd pur non essendo del Pd, questo è sicuramente Roberto Gravina. Il sindaco di Campobasso viene considerato da molti la sintesi perfetta fra i due maggiori partiti della coalizione. Divenuto primo cittadino del capoluogo anche grazie ai voti confluiti da sinistra per lui al ballottaggio del 2019, Gravina ha sempre tenuto posizioni istituzionali, molto poco politiche. Insomma più democristiano che grillino. E poi ha dalla sua il fatto di essere un profilo giovane, sebbene in politica da quasi dieci anni. In un Molise di over 60 che campano di politica dai tempi della Prima Repubblica non è un fattore secondario. Non è detto però che voglia lasciare la fascia tricolore, visto che il suo mandato scade nel 2024.

Infine un nome esterno alla politica e proprio per questo capace di sparigliare le carte. Un nome che i giornali hanno già fatto e qualche formazione politica minore anche: Domenico Iannacone. Il giornalista Rai originario di Torella del Sannio viene accostato alla candidatura ormai ad ogni elezione da dieci anni a questa parte. Vuoi perché il suo è un volto noto e facilmente riconoscibile, vuoi perché già capace di raccogliere consensi, sia tramite i suoi programmi televisivi che negli incontri pubblici che l’hanno visto protagonista negli ultimi tempi. Inoltre non sarebbe certo il primo giornalista a passare alla politica, visti i numerosi precedenti di successo a livello nazionale. Ma dopotutto: perché Iannacone dovrebbe lasciare una professione che svolge in maniera brillante per un’avventura a così alto rischio?

Anche in questo caso, così come per la coalizione di centrodestra, la parola va agli elettori/lettori, perché possano esprimere un’opinione tramite il nostro sondaggio per ‘scegliere’ il candidato presidente per il centrosinistra.

Sondaggio

Candidato presidente della Regione per il centrosinistra: chi preferisci?

  • Micaela Fanelli (43%, 1.728 Voti)
  • Vittorino Facciolla (22%, 873 Voti)
  • Nessuno di questi (11%, 454 Voti)
  • Domenico Iannacone (10%, 416 Voti)
  • Roberto Gravina (7%, 290 Voti)
  • Andrea Greco (7%, 284 Voti)

Totale voti: 4.045

Loading ... Loading ...
leggi anche
Collage 5 papabili candidati centrodestra
Regionali 2023/1
Candidato presidente per il centrodestra: Toma, Tartaglione, Iorio, Pallante o Cefaratti?
commenta