Campobasso

Autorità Anticorruzione, conflitto di interesse per il sub commissario alla sanità del Molise

“Appare emergere una delicata situazione di possibile conflitto di interessi” scrive nella valutazione il presidente Anac Busia, che ha inviato l'incartamento alla presidenza del Consiglio. Giacomo Papa, nominato a marzo 2022 per il Piano di Rientro dal debito della Regione Molise, è sereno: "È un fatto notorio che ho difeso Asrem in tanti giudizi, ma nel momento in cui sono stato nominato commissario ho rinunciato a tutti gli incarichi e se il Governo dovesse sollevare le contestazioni farò le mie controdeduzioni".

L’autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) evidenzia un possibile conflitto di interesse per il sub-commissario Giacomo Papa, avvocato che con i soci del suo studio legale vanterebbe “un continuativo e stabile rapporto professionale con Asrem e con cliniche private, soggetti destinatari delle misure in attuazione del piano di rientro o comunque interessati dalle scelte commissariali”.

L’incartamento è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che ora dovrà fare le sue valutazioni. L’avvocato Papa, nominato sub commissario in affiancamento al commissario Donato Toma dal Consiglio dei Ministri nel marzo 2022, raggiunto telefonicamente da Primonumero, si dice sereno: “Non ho più nessun rapporto professionale stabile con cliniche private o con soggetti coinvolti da scelte che riguardano la struttura commissariale da quando ho accettato la nomina” spiega.

Per l’Autorità anticorruzione “appare emergere una delicata situazione di possibile conflitto di interessi, sulla quale si ritiene opportuno richiamare l’attenzione della Presidenza del Consiglio in quanto soggetto conferente l’incarico“. Nella nota che è stata inviata al governo, perchè la nomina di Giacomo Papa a sub commissario è avvenuta con delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 31 marzo scorso, si sottolinea che “il subcommissario e i suoi attuali soci dell’omonimo studio legale Giallonardi & Papa Partners vantano un rapporto professionale stabile e continuativo con la Asrem e con alcune cliniche private e enti destinatari di misure in attuazione al piano di rientro. La numerosità e ripetitività di questi incarichi legali – prosegue Anac – potrebbe incidere in maniera significativa sull’ordinario svolgimento dell’attività commissariale“.

Giacomo Papa sarebbe incappato dunque in un conflitto di interessi, visto che lo studio del quale è socio e per il quale lavora si occupa in via prioritaria proprio di vicende legate alla sanità. Il subcommissario ha inoltre ricoperto il ruolo di consigliere del presidente della Regione Molise in campo giuridico, e questo andrebbe a stridere con i vincoli imposti dalla legge per quanto riguarda le caratteristiche che devono possedere le figure scelte per questo tipo di mansione.

La questione, che parte da una segnalazione, è stata sottoposta al Consiglio dell’Anac nella seduta del 13 dicembre scorso. Oggi è stato pubblicato il parere del presidente Giuseppe Busia.

Giacomo Papa smentisce tuttavia di avere rapporti stabili con cliniche private molisane o con organismi sanitari coinvolti da questioni inerenti il potere decisionale della struttura commissariale della quale fa parte in affiancamento al governatore Donato Toma. “E’ noto – dichiara – che io abbia difeso Asrem in tanti giudizi così come i legali dello studio associato del quale faccio parte, ma nel momento in cui sono stato nominato subcommissario ad acta ho rinunciato a tutti gli incarichi relativi ad Asrem e che implicassero azioni e decisioni della struttura commissariale. Non ho più accettato incarichi nuovi – precisa ancora Papa – e per quanto riguarda quelli passati ho rinunciato. Quando e se dovessero ritenere di muovermi contestazioni farò le mie controdeduzioni, e se si ravvisa un conflitto di interesse sono pronto anche a dimettermi” conclude l’avvocato sub commissario al Piano di Rientro dal debito. Intanto sarà la Presidenza del Consiglio dei Ministri a dover valutare la opportunità e la conferma della nomina sulla base del parere dell’Autorità anticorruzione.

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