Polizia isernia

Acquistano auto e smartphone on line, ma sono truffe: 3 denunce

La Polizia Postale di Isernia ha denunciato alla Procura un 56enne di origini milanesi, un 36enne barese ed una donna di 60 anni campana

Tre persone sono state denunciate dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Isernia perchè considerate responsabili di alcune truffe in cui sono incappati tre molisani. Un uomo di 56 anni di origini milanesi, un 36enne barese ed una donna campana di 60 anni: questi gli autori dei raggiri effettuati su siti dedicati al commercio on line. In un caso la vittima aveva acquistato su un noto sito internet specializzato nella compravendita di macchine usate, un’Audi A3: la vettura era in vendita ad un prezzo competitivo. Ad un primo contatto, avevano fatto seguito molte telefonate e messaggi tra acquirente e presunto venditore. Convinto che si trattasse di un affare, la vittima aveva versato prima una caparra di 500 euro e poi la cifra restante di 2.000 euro sul conto che gli era stato indicato.

Il malcapitato ha capito di essere incappato in una truffa perchè la macchina non gli era arrivata e al telefono non rispondeva più nessuno. Ha sporto quindi querela presso la Sezione per la Sicurezza Cibernetica di Isernia. I poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare l’autore della truffa che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia. La Polizia ha sequestrato il conto corrente a lui intestato sul quale erano presenti oltre 2.000 euro, che saranno restituiti alla vittima.

Negli altri due casi, le vittime avevano acquistato rispettivamente uno smartphone al prezzo di 299 euro ed un tavolo da giardino con 6 sedie al prezzo di 200 euro. In entrambi i casi, dopo l’avvenuto pagamento, i venditori si sono resi irreperibili.

Gli agenti della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica hanno identificato i presunti autori delle due truffe che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale.

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