Nel palazzo di giustizia di campobasso

Un albero di Natale ‘speciale’ in Tribunale: è dedicato alle donne uccise

Scarpette rosse, farfalle simbolo della libertà e cartoncini a forma di mani per ricordare le vittime di brutali omicidi: così nell'Ufficio Dibattimento del Tribunale di Campobasso è stato addobbato l'abete. L'obiettivo è non abbassare la guardia nella lotta al femminicidio

Oltre ai tradizionali addobbi, scarpette rosse e farfalle ornano un albero di Natale ‘speciale’. E’ stato realizzato al primo piano del Tribunale di Campobasso, nell’area Ufficio Dibattimento, dal laborioso personale che ha voluto ricordare le donne uccise per mano degli uomini che dicevano di amarle e lanciare anche durante le festività un messaggio di sensibilizzazione contro il femminicidio.

Scarpette rosse, il simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere, realizzate artigianalmente e farfalle che simboleggiano la libertà adornano l’abete. A poca distanza i nomi di alcune donne uccise e la data in cui hanno perso tragicamente la vita. C’è il nome di Stefania Cancelliere, la 39enne di Isernia colpita alla testa con un mattarello e uccisa dal marito, l’oculista Roberto Colombo. E poi: Lea Garofalo, la pentita vittima dalla ‘ndrangheta che visse un periodo a Campobasso, in un appartamento di via Sant’Antonio Abate, nell’ambito del programma di protezione. E proprio nel capoluogo molisano è scampata ad un tentativo di sequestro organizzato dalla famiglia dell’ex marito che poi, a Milano, la uccise sciogliendola nell’acido. Su una di quelle mani rosse come il sangue, colore che quasi paradossalmente è anche il simbolo del Natale, vengono ricordate anche Carmela e Valentina Maiorano, massacrate nel 2015 da Angelo Izzo, il mostro del Circeo, in una villetta che si trovava di una campagna tra Ferrazzano e Mirabello Sannitico. Proprio nel Tribunale di Campobasso Izzo venne condannato all’ergastolo.

Il Palazzo di Giustizia ricorda la loro tragica morte, le loro vite interrotte drammaticamente troppo presto. “Ci sono donne che per Natale avrebbero voluto solo un regalo: vivere“, si legge nel cartello rosso affisso accanto all’abete. L’iniziativa punta a non abbassare la guardia nella lotta al femminicidio nemmeno in questo particolare periodo dell’anno.

Albero di Natale in Tribunale per vittime violenza
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