È in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario, ed è stata trasferita ai domiciliari in casa di un familiare la 66enne Irma Forte, accusata di aver ucciso il 72enne marito Carlo Giancola al culmine di una lite familiare avvenuta questa mattina, alla vigilia di Natale a Santa Maria del Molise, piccolo centro alle porte del capoluogo pentro.
Sono stati alcuni familiari a dare l’allarme questa mattina poco dopo il fatto. I carabinieri di Macchiagodena, appena giunti sul posto, si sono resi conto che qualcosa di terribile era accaduto e il 72enne non era deceduto per morte naturale o accidentale.
Dalle prime analisi dei luoghi e del corpo sono emersi indizi che hanno portato a ipotizzare l’omicidio, visto che il cadavere presentava ferite al capo e la donna era in uno stato confusionale. Le indagini avviate dal Procuratore della Repubblica di Isernia Carlo Fucci e condotte dal magistrato di turno Marco Gaeta, che si è recato sul posto per il sopralluogo e la prima constatazione della scena del delitto, hanno trovato il supporto dei rilievi tecnici dei Carabinieri del comando provinciale di Isernia.
Indizi che hanno rafforzato l’ipotesi della responsabilità della 66enne. La donna è stata quindi accompagnata all’ospedale Veneziale di Isernia a causa dello stato di shock, e poco dopo è stata dichiarata in arresto. Su disposizione della Procura è stata accompagnata agli arresti domiciliari nell’abitazione di un familiare, mentre seguirà la richiesta di convalida al giudice per le indagini preliminari.
Intanto la Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia sul cadavere del 72enne. L’esame verrà svolto nei prossimi giorni mentre le indagini proseguono con l’ascolto di alcune persone informate sui fatti e la valutazione di quanto ritrovato sulla scena del delitto, oltre che con un ulteriore sopralluogo.
Indagini che si concentrano sull’arma del delitto, al momento non ancora svelata, e sul movente di un omicidio che ha sconvolto la piccola comunità di Santa Maria del Molise. Secondo quanto appreso in via informale, tuttavia, i carabinieri della Scientifica hanno sequestrato un oggetto ritenuto possibile arma del delitto, un mattone o un sasso.
Le indagini – fa sapere a fine giornata la Procura di Isernia – proseguono attraverso l’acquisizione di dichiarazioni di persone informate sui fatti, la valutazione degli elementi rinvenuti sulla scena del delitto e quelli rinvenibili con
un ulteriore sopralluogo.
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