La vertenza

Trasporto, autisti senza stipendi da 2 mesi: “La Regione non ha rescisso contratto con Atm”

Il sindacato Faisa Cisal accusa la Regione ("totalmente indifferente) e la ditta del trasporto Atm che non ha versato regolarmente gli stipendi

Gli autisti del trasporto pubblico non percepiscono lo stipendio da due mesi. In alcuni casi sono costretti ad indebitarsi. A denunciare la nuova drammatica situazione dei lavori del settore è il sindacato Faisa Cisal Molise. “Ennesima triste festa dell’Immacolata per buona parte dei lavoratori del trasporto pubblico molisano – scrive Emilio Santangelo – ad oggi sono due i mesi di stipendio arretrati, alla mensilità di ottobre si è aggiunta anche quella di novembre. Molti autisti hanno grandi difficoltà economiche e sono costretti ad indebitarsi per poter mandare avanti la famiglia”.

Il sindacato accusa la Regione (“totalmente indifferente) e la ditta del trasporto che non ha versato regolarmente gli stipendi: “Il mese scorso la Regione aveva dichiarato la volontà di voler rescindere il contratto con l’Atm entro cinque giorni se non avesse provveduto al pagamento dei contributi ai fondi previdenziali, ma da quel giorno tutto tace, nessuna notizia, ed abbiamo anche dei forti dubbi che sia possibile”. Del resto, non è la prima volta che la principale società del trasporto in Molise sia attaccata dai sindacati per il mancato pagamento delle spettanze ai dipendenti.

“L’intervento sostitutivo, previsto dal Codice degli Appalti per il pagamento della retribuzione da parte della Regione, affermato in via di principio, è inficiato dalla burocrazia”, aggiunge Santangelo.

Per superare tale situazione, la Faisa Cisal suggerisce questa soluzione: “Il contratto di servizio prevede la risoluzione contrattuale in caso di mancato pagamento della retribuzione, per due volte, entro 12 giorni dall’effettivo pagamento da parte della Regione, se davvero si volesse procedere alla rescissione del contratto oggi sarebbe anche più facile, considerato che ci sarebbero dei pignoramenti per il mancato pagamento della retribuzione concernenti per oltre le due mensilità. Vedremo se sono solo chiacchiere o c’è davvero la volontà di porre fine a questa situazione vergognosa”.

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