Servizio di emergenza

Trasporto 118, Toma: “Problemi sono tornati a galla. Asrem? Deve essere più efficiente”

Il governatore-commissario alla sanità a muso duro con i vertici dell'Azienda sanitaria regionale: "La questione doveva essere già risolta, qualcuno non ha fatto i compiti a casa". Lunedì 12 dicembre, alle 18, nel Parlamentino di Palazzo Vitale il confronto con le 16 associazioni che interromperanno il servizio due giorni dopo

“Ho deciso di convocare tutti gli attori perchè sono stanco di questa situazione: ci eravamo riuniti mesi fa e pensavamo che la questione sul trasporto del 118 si fosse risolta. Invece i problemi sono tornati di nuovo a galla. Forse, nella sanità, qualcuno dovrebbe impegnarsi un po’ di più e fare i compiti”. Alla fine della conferenza stampa convocata per fare chiarezza sui rimborsi ai privati, il governatore-commissario Donato Toma annuncia di aver preso anche in mano il problema legato all’interruzione del trasporto di emergenza 118.

E’ stato il capo della Giunta a convocare lunedì prossimo 12 dicembre alle 18 nel Parlamentino di Palazzo Vitale in via Genova, ossia nella sede della Regione, i vertici dell’Azienda sanitaria regionale (in primis il direttore generale Oreste Florenzano) e i rappresentanti delle sedici associazioni che operano in questo settore essenziale. Sono stati questi ultimi a firmare la lettera inviata alla fine di novembre in Prefettura per annunciare che dal 14 dicembre non effettueranno più il trasporto in emergenza a causa di una serie di problemi mai risolti, in primis l’esiguità di risorse per far fronte alle spese crescenti (in primis per il carburante) e la carenza di personale in grado di poter prestare servizio. A queste criticità si sono aggiunte le sanzioni dell’Ispettorato del lavoro sull’inquadramento contrattuale dei volontari.

All’inizio del mese Toma aveva già dichiarato di volerci vedere chiaro in questa storia. Ma nessuno si era preso la briga di convocare le associazioni nei giorni in cui il presidente era a Milano per il Festival delle Regioni. E si è perso tempo. Mentre i sindaci, come quello di Roccamandolfi (paese montano della provincia di Isernia), si sono fatti sentire a tutela di un servizio essenziale per le comunità interne.

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L’incontro con il governatore-commissario si svolgerà due giorni prima la scadenza dell’ultimatum. Sarà un incontro chiarificatore durante il quale il presidente ha intenzione di capire cosa sia successo rispetto alla risoluzione del problema. Toma non si è sbilanciato sulla posizione del numero uno dell’Asrem Oreste Florenzano, anche se sia quest’ultimo che lo stesso governatore sono finiti sotto il fuoco incrociato delle accuse delle associazioni del 118 e delle opposizioni in Consiglio regionale.

“Dobbiamo di recuperare di efficienza, che non ha raggiunto il massimo”, si è limitato a dire il vertice della Regione ai giornalisti. “La riconferma di Florenzano? Non tocca a me”. Anche se l’8 febbraio 2020 è stato Toma a firmare il decreto di nomina dell’attuale capo dell’Asrem, arrivato secondo in una classifica stilata da una commissione di tecnici (era composta dal professore dell’Università del Molise Francesco Capalbo, dall’esperto dell’Agenas Giampaolo Grippa e dal dg Salute della Liguria Francesco Quaglia) che hanno valutato i curricula dei candidati che avevano risposto al bando regionale.

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