Servizio emergenza in bilico

118 a rischio paralisi, Toma: “Qualcosa non ha funzionato, ma oltre le regole non posso andare”

Il governatore-commissario alla sanità, intercettato dai giornalisti al Palazzo Gil e incalzato sull'imminente stop del servizio, replica: "Il problema doveva essere già risolto, evidentemente qualcosa non ha funzionato. Ascolteremo associazioni e Asrem e prenderemo delle soluzioni"

“Le associazioni svolgono un servizio di volontariato, ma dobbiamo capire gli spazi normativi che abbiamo a disposizione. Io non ho intenzione di andare oltre le norme in materia sanitaria”: il presidente Donato Toma risponde così ai microfoni dei giornalisti che lo ‘assediano’ al Palazzo Gil prima della conferenza stampa dedicata ai vincitori del bando ‘Turismo è Cultura’. Da poco più di 24 ore è scoppiata la ‘bomba 118’: le associazioni di volontariato sono pronte a mollare, come hanno scritto in una mail inviata al Prefetto. La notizia ha turbato fortemente la cittadinanza che ora teme fortemente di perdere un servizio essenziale.

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La deadline è stata tracciata al 14 dicembre: in pratica fra una decina di giorni non sarà più garantito il soccorso alle persone che hanno bisogno di un intervento di urgenza perchè vittime di un incidente stradale o di un malore in casa. Le associazioni, che offrono il servizio del 118 e che ieri (30 novembre) si sono dichiarate pronte a ‘spegnere’ le ambulanze, nell’arco di qualche giorno saranno convocate dal governatore-commissario ad acta per la sanità. Al confronto saranno chiamati anche i vertici Asrem, anch’essi finiti sotto il ‘fuoco incrociato’ delle polemiche delle opposizioni in Consiglio regionale.

Ho intenzione di valutare ed eventualmente accogliere le proposte, nell’ambito dei binari normativi, che ci verranno dal 118″, aggiunge il capo della Giunta regionale. “Questa vicenda doveva essere già risolta, erano state date anche delle direttive per risolverla. Si vede che qualcosa non ha funzionato, quindi li ascolteremo e prenderemo delle soluzioni”, dice ancora riferendosi probabilmente alla riforma che non sarebbe mai stata attuata, almeno secondo il capogruppo Pd Micaela Fanelli. A dire di quest’ultima, nel Piano operativo sanitario non è prevista l’assunzione del personale 118 alle dipendenze dell’Azienda sanitaria. La mancanza stabilizzazione degli operatori, il cui numero si è progressivamente assottigliato, impedisce alle associazioni di coprire i turni e quindi il servizio.

“A breve convocherò Asrem e associazioni – conclude Toma – non l’ho ancora fatto perchè sono impegnato sui tavoli nazionali a portare risorse per questa regione: questi sono giorni cruciali perchè manca l’accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale che ci consentirà di risolvere tanti problemi, compresi quello del 118. Molte delle cose che si faranno in sanità in Molise dipendono anche dal riparto del Fondo sanitario nazionale”.

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