Cultura in movimento

Small Talk, la serie “esuberante” che racconta il Molise: parte la seconda stagione

Il format ideato da Charles Papa e prodotto dall'Associazione Calliope, con la collaborazione di Big Box Edizioni e Jackie Brown Events, dopo le prime otto puntate della prima stagione, torna a raccontare e promuovere il Molise in modo trasversale, dinamico e alternativo. La prima puntata ambientata a Sepino sarà veicolata attraverso i canali Facebook, Instagram e Youtube. dal 6 dicembre prossimo

Cresce sempre di più. Anno dopo anno. E il format piace agli utenti. Small Talk ha assunto le fattezze di una vera e propria serie social web. E lo staff, dalla regia, alla produzione, al ‘padre’ ideatore hanno presentato la seconda stagione con un grande evento al Maestoso di Campobasso. Sala piena, tanti ospiti, emozioni e prospettive. Numerose ma a sorpresa.

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SmallTalk cultura in movimento, è stato studiato da Charles Papa, prodotto dall’ Associazione Calliope, con la collaborazione di Big Box Edizioni e Jackie Brown Events e, dopo le prime otto puntate che hanno catturato migliaia di click sulla rete, questo gruppo ha deciso di scommettere ancora e di tornare a raccontare il Molise (promuovendolo) in modo trasversale, dinamico e alternativo.

Già, è proprio questo che piace: il modo di promuovere il Molise. Non la solita tiritera che rischia di annoiare o ammalare l’entusiasmo di chi segue ma un racconto  attraverso momenti di vita vissuta che – con abile maestria – incontrano e baciano l’arte, la cultura, il cinema, la musica, il sociale. Sì, abbracciano tutto ciò che riguarda la regione e vengono abilmente raccontato su un set che nulla ha da invidiare a quelli cinematografici.

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Tre puntate registrate a Sepino, Trivento e Macchia d’Isernia. Centoventi minuti (40 per ogni puntata) durante le quali si avrà modo di godere della simpatia contagiosa di David Kirk Traylor in arte Mr. Zed e degli interventi puntuali ed educativi per molteplici aspetti di Vincenzo D’Angelo (presidente Coni Molise), Gabriele Antinolfi (Direttore Biblioteca Chiarini del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Roberto Barone con il suo omaggio alla poesia e al linguaggio di Eugenio Cirese e Nicola Candeloro (Direttore Commerciale Metamer, sponsor unico di Smal Talk).

La prima puntata ambientata a Sepino sarà veicolata attraverso i canali Facebook, Instagram e Youtube dal 6 dicembre (versione TOP) alla quale verrà allegata la “cartolina”, video promozionale (di 3 min) del comune matesino. La scelta editoriale verte su un unico focus: esaltare i luoghi senza aggiungere altro. La location stessa in quanto tale, diventa protagonista assoluta senza la ridondanza delle specifiche storiche ma, con le immagini che raccontano il vissuto del luogo.

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Per fare questo, l’associazione culturale “Calliope” ha messo su un gruppo di lavoro che, nell’arco delle tre puntate registrate mediante dialoghi veloci, tanta musica, camere dinamiche mai statiche, riprese a mano e in modalità “cronaca”, ha sviluppato l’idea del regista.

SmallTalk ha voluto rompere gli schemi dell’ingessatura di talk televisivi e, per farlo, ha assemblato salotti e stacchi musicali con un’ampia e diversa caratura artistica. In questo modo si trovano a dialogare attori con cantanti, scrittori con scrittori o con writer, fumettisti e docenti, insomma, la contaminazione che assembla dialoghi e crea forme alternative di comunicazione.

La scaletta ha formalizzato tempi impensabili per la tv, ma efficaci per la rete: tutti i salotti hanno una durata di 6/7 minuti, i djset e la danza non oltre il minuto e mezzo. Il montaggio a taglio, elimina ogni indecisione dell’ospite e compatta i tempi. SmallTalk, oltre a decontestualizzare location e artista dall’ovvio, sceglie di ‘animare’ angoli, piazze, vicoli, allestendo salotti, coreografie, danza, live. Appuntamento al 6 dicembre sui canali social e youtube. Mentre loro, quelli di Small Talk già lavorano alla terza stagione.

 

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