Blitz sulla costa

Riti Voodoo, stupri, tratta, prostituzione: la Digos smantella “cult” nigeriano. Un arresto a Campomarino

Gli agenti dell'ufficio di Campobasso hanno avviato un'indagine - dopo la segnalazione di due donne - che ha permesso l'arresto di un extracomunitario residente a Campomarino. L'attività investigativa dei molisani ha consentito, successivamente, alla questura di Lodi di accertare l'esistenza di una confraternita dedita a questi reati e la Dda di Milano ha emesso questa mattina 8 misure cautelari: sei persone in carcere, tra cui il nigeriano rinchiuso in via Cavour, e due ai domiciliari

Sono stati gli uomini e le donne della Digos di Campobasso ad introdursi e infiltrarsi nel mondo della criminalità nigeriana. Lo hanno fatto partendo da Campomarino dove risiede uno dei nigeriani arrestati in queste ultime ore e accusato assieme ad altre 7 persone di tratta, sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.

Arresto straniero polizia carcere
Arresto straniero polizia carcere
Arresto straniero polizia carcere

L’uomo, 34 anni, si trova a Campomarino, la base operativa dalla quale avrebbe gestito in più occasioni il traffico di donne poi costrette a prostituirsi. Pena le botte, i pestaggi, le minacce di morte, gli stupri. Un incubo senza fine. Nel quale gli investigatori di Campobasso sono riusciti ad entrare dopo aver raccolto due testimonianze. Di altrettante donne. Che, pur consapevoli del fatto che ‘parlando’ avrebbero rischiato di morire, hanno scelto di dare l’input alla polizia per smantellare quello che si è poi rivelato un cult nigeriano. Cioè: un’organizzazione criminale. Le indagini della Digos di Campobasso, partite dal Molise, hanno condotto a Lodi. Qui, la questura di Campobasso ha iniziato a collaborare con i colleghi del posto smantellando un giro costruito sulla paura, sul terrore, sulla disperazione.

Tutti  risponderanno a vario titolo per gravi reati riguardanti la tratta di persone, la riduzione in schiavitù, lo sfruttamento della prostituzione. Ma anche l’estorsione ed il favoreggiamento della prostituzione. La storiaccia riguarda ragazze, nigeriane, che venivano reclutate in Libia, tramite connazionali compiacenti, prelevate da centri accoglienza in Italia (tra cui Campobasso) o trasferite con barconi e sottomesse con riti Voodoo, stupri e violenza e dovevano dare tutto il denaro guadagnato  ai propri aguzzini. Venivano alloggiate nella provincia milanese dove una di loro, a propria volta fermata dalla polizia, insieme ad una complice, faceva da “Mamane”, controllandole (con compiti di gestione e coordinamento della prostituzione e raccolta del denaro).

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