La segnalazione

Polemica sugli stand del Molise nelle più grandi stazioni italiane: “Hostess impreparate”

La segnalazione dell'associazione Forche Caudine sulla scarsa preparazione delle ragazze che nel mese di novembre hanno lavorato negli infopoint del Molise allestiti nelle principali stazioni italiane.

Hostess che non sanno nulla o quasi del Molise pur lavorando negli stand che devono promuovere la regione fuori dai confini. Possibile? E’ la segnalazione giunta all’associazione Forche Caudine (una enclave bella attiva di molisani che vivono nella Capitale) in cui si racconta di ragazze catapultate negli infopoint molisani sparsi da nord a sud dello Stivale senza aver capito che “la Regione che non esiste” è solo un fortunatissimo slogan di promozione e non va inteso in senso letterale.

Per capire meglio cosa è accaduto conviene fare un piccolo passo indietro al mese scorso quando nelle più importanti stazioni d’Italia (Roma, Milano e Napoli) è stato piazzato uno stand promozionale ben visibile dalle migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano i treni.

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“Molise, autentiche emozioni” è stato il leit motiv che ha campeggiato all’ingresso del piccolo padiglione espositivo per tutto novembre.

“Purtroppo all’interno dell’infopoint – sintetizziamo dalla nota inviata dall’associazione a Primonumero –  c’era poco materiale: una cartina del Molise e nulla più da lasciare ai visitatori ai quali non veniva data, per esempio, la possibilità di prenotare un weekend direttamente dallo stand. Inoltre la ragazza presente nello stand era pugliese e quasi del tutto all’oscuro della storia e della cultura molisana. Perché non preferire qualche studentessa universitaria molisana che vive a Roma aiutandola a guadagnare qualche euro? Si domanda Forche Caudine.

Ma quello di Roma Termini non è l’unico gazebo in cui si è parlata una lingua straniera. Anche a Napoli è accaduto qualcosa di simile a un ragazzo di Campobasso che a metà del mese scorso si è trovato per caso in stazione e ha fatto una capatina nell’infopoint della Regione Molise. “Anche qui c’era una ragazza napoletana che dopo avermi consegnato una piantina del Molise mi ha chiesto informazioni sulla mia regione dicendo pure che a dicembre avrebbe lavorato, sempre come hostess, per la Regione Lombardia”.

Infine a Milano “la ragazza nello stand era romana. Sorge il sospetto – conclude l’associazione – che a gestire gli stand sia stata una società esterna che ha utilizzato personale non collegato alla regione. Ma come si fa a promuovere un territorio senza conoscerlo?”

Eppure l’investimento per far conoscere il nostro mare, le montagne, le tradizioni è stato massiccio.

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